A luglio le esportazioni italiane registrano una crescita del 5,4% su base annua, in rallentamento rispetto ai precedenti dati, mentre segnano un rialzo dell’1,0% in termini congiunturali. Lo comunica l’Istat, aggiungendo che le importazioni sono aumentate del 6,1% rispetto a luglio 2010 e dell’1,6% su giugno 2011. Anche in questo caso su base annua si rileva una frenata. Nei primi sette mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, la crescita si attesta al 16,4% per gli acquisti e al 14% per le vendite.
Osservando l’andamento per settori delle esportazioni nel mese di luglio, su base annua, gli aumenti interessano principalmente i metalli di base e prodotti in metallo (+13,9%), i mezzi di trasporto, escluso autoveicoli (+12,1%), i prodotti petroliferi raffinati e il coke (+11,2%), gli articoli in pelle e simili (+10,3%) e i macchinari e apparecchi (+8,1%). Risultano in calo, invece, le vendite all’estero dei prodotti agricoli, della silvicoltura e pesca (-17,3%), di apparecchi elettrici (-4%), di mobili (-3,8%), di autoveicoli (-2,8%) e di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-2,7%).
Guardando alla direzione dei flussi commerciali, la crescita tendenziale di luglio è stata maggiore per gli scambi con i Paesi extra Ue (+7,5% per l’export e +8% per l’import). In particolare, rilevanti rialzi dell’export si registrano verso la Russia (+21,8%), la Svizzera (+13,6%), la Romania (+12,9%), la Turchia (+12,7%) e il Giappone (11,8%). Sono, invece, in calo le vendite verso i paesi Opec (-11%), la Spagna (-4,7%) e il Regno Unito (-2,2%).
L’Istat, inoltre, fa notare come la crescita dell’export a luglio sia trainata dalle vendite di metalli di base e prodotti in metallo verso la Germania e la Svizzera, e di macchinari e apparecchi verso gli Stati Uniti e la Germania. Mentre l’aumento dell’import è determinato soprattutto dall’acquisto di petrolio e gas dalla Russia, di prodotti petroliferi raffinati da Stati Uniti e Russia e metalli dalla Turchia. (LF)
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