Secondo i dati diffusi dall’Istat, a novembre il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
La stima dei senza lavoro è in aumento dell’1,9%, pari a +57 mila unità, dopo il calo dello 0,6% registrato ad ottobre.
L’Istituto di statistica spiega che l’aumento è attribuibile a entrambe le componenti di genere e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni.
Il tasso di disoccupazione si riporta ai livelli massimi da giugno 2015 (era al 12,2%). L’esercito dei disoccupati sale a quota 3 milioni 89mila. Anche su base annua aumentano i disoccupati (+5,7%, pari a +165 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -469 mila).
In aumento anche la disoccupazione dei 15-24enni il cui tasso, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione degli under 25 si riporta sui livelli di settembre 2015.
Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.
L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,6% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto a ottobre.
Il tasso di occupazione dei 15-24enni diminuisce di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività cala di 0,6 punti.
Sempre nel mese di novembre, la stima preliminare degli occupati è in lieve crescita rispetto a ottobre (+0,1%, pari a +19 mila unità). L’aumento riguarda le donne e le persone ultracinquantenni. Aumentano, a novembre, gli indipendenti e i dipendenti permanenti, calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è pari al 57,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre.
Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a +201 mila). La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti (+193 mila, di cui +135 mila i permanenti) e si manifesta sia per le donne sia per gli uomini, concentrandosi esclusivamente tra gli over 50 (+453 mila).
I dati mensili confermano un quadro di sostanziale stabilità dei livelli complessivi che si protrae da alcuni mesi: nel periodo settembre-novembre si registra un lieve calo degli occupati rispetto al trimestre precedente (-0,1%, pari a -21 mila). Il calo interessa gli uomini, le persone tra 15 e 49 anni e i lavoratori dipendenti, mentre si rilevano segnali di crescita per le donne e gli over 50.
La maggiore partecipazione al mercato del lavoro a novembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, si associa al calo della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, pari a -93 mila). Il calo interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali.
Nel periodo settembre-novembre al lieve calo degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,4%, pari a +72 mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, pari a -78 mila).