Ad aprile 2011 l’indice del clima di fiducia dei consumatori scende a 103,7 da 105,1 di marzo. Lo comunica l’Istat. “Il peggioramento – spiega l’istituto di statistica – è dovuto soprattutto ad una caduta dell’indicatore relativo alle prospettive future (da 93,7 a 90,1); migliora lievemente, per contro, l’indice sulla situazione corrente (da 113,9 a 114,4)”.
Peggiorano anche il clima economico (da 75,5 a 72,8) e quello personale (da 119,7 a 118,8). Si deteriorano, in particolare, le previsioni sulla situazione economica del paese e sulle possibilità future di risparmio. Peggiorano anche le opinioni sulla situazione economica della famiglia e sul bilancio familiare.
L’indice torna così ai livelli di inizio 2009. Quanto alla situazione economica corrente del Paese, le valutazioni dei consumatori si deteriorano leggermente (il saldo passa dal -103 al -104 di aprile), ma scendono in misura più marcata quelle relative all’evoluzione nei prossimi 12 mesi (il saldo cala da -48 a -57). Peggiorano lievemente anche le previsioni di incremento della disoccupazione, con un saldo delle risposte che aumenta a +86 da +85 di marzo.
Anche rispetto alla situazione economica della propria famiglia, ad aprile i consumatori esprimono valutazioni meno favorevoli: il saldo dei giudizi scende lievemente (da -43 a -44) e quello relativo alle attese registra una flessione di maggiore entità (da -13 a -17); scende anche il saldo dei giudizi sul bilancio finanziario della famiglia (da +1 a 0). Circa il risparmio, peggiorano sia i giudizi sulla opportunità corrente (il saldo cala da +144 a +141), sia le previsioni sulle possibilità di risparmiare nei 12 mesi successivi (il saldo scende a -59 da -50).
Il calo della fiducia dei consumatori registrato a livello nazionale presenta comunque differente intensità sul territorio: il calo è particolarmente marcato nel Nord-Est (scende da 107,3 a 105,7) e nel Centro (passa da 104,8 a 103,2), più moderato nel Nord-Ovest (da 106,5 a 105,8) e soprattutto nel Mezzogiorno (da 104,0 a 103,8). (LF)