Si è tenuto ieri, 15 marzo, presso il ministero dello Sviluppo Economico, un nuovo incontro sulla vertenza K-Flex alla presenza del Viceministro Teresa Bellanova, dell’assessore della regione Lombardia, Valentina Aprea, dei sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dei rappresentanti dei lavoratori. Assente la delegazione aziendale.
Secondo quanto riferiscono i sindacati, l’assessore Regionale ha informato che in seguito all’incontro tra il presidente della regione Lombardia e l’amministratore delegato di K-Flex tenutosi nei giorni scorsi, l’azienda ha confermato la volontà di chiusura di tutte le attività di produzione in Italia e il conseguente licenziamento di 187 dipendenti, con l’unica intenzione di voler discutere qualche incentivo per l’esodo dei lavoratori.
I sindacati ha chiesto alla Regione Lombardia, al Vice Ministro Teresa Bellanova e al Governo di proseguire “con la stessa energia dimostrata fino ad oggi dalle Istituzioni”, con l’obiettivo di riportare l’azienda al tavolo ed aprire un confronto sul piano industriale e i conseguenti livelli occupazionali.
“Abbiamo condiviso di richiedere un incontro urgente per tornare a discutere con l’azienda nell’ambito della procedura sindacale di mobilità che vedrà il termine dei primi 45 giorni di confronto il giorno 25 Marzo per provare ad avere risposte e confrontarci sul merito”, fanno sapere Filctem Cgil, Femca Cisl e Rsu Isolante K-Flex.
Per parte sua, il viceministro Bellanova ha dichiarato il massimo impegno a proseguire con le azioni di pressione sull’azienda, per modificarne le decisioni e a presidiare l’evoluzione della vertenza anche intensificando le iniziative amministrative di controllo sulle modalità di utilizzo dei fondi pubblici e sulle sanzioni conseguenti.
Dopo 51 giorni di sciopero, prosegue il presidio permanente dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica per affermare il loro diritto al lavoro e chiedere un passo indietro all’azienda.