“Non abbiamo mai chiuso la porta ai sindacati. L’incontro del 30 aprile è un segnale importante. Dobbiamo continuare a confrontarci e a ragionare sui singoli temi. Abbiamo lo stesso obiettivo: migliorare la qualità del lavoro in Italia”. È quanto dichiarato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, ai microfoni di Rtl 102.5.
“Il decreto Lavoro”, approvato all’indomani del citato incontro con le parti sociali, nel giorno della Festa del Lavoro, “non ha interventi che accentuano la precarietà. Si tratta di un’operazione di razionalizzazione delle causali contenute nel decreto dignità. Nel decreto – ha aggiunto la ministra – c’è una forte responsabilizzazione delle parti sociali, che dovranno individuare le causali che portano alla proroga di un contratto dopo 12 mesi. Va sottolineato che stiamo parlando di una condizione che interessa solo il 2,5% dei contratti in quanto la maggior parte dei contratti a termine dura meno del 12 mesi”.
Quanto al salario minimo per legge, altro tema caldo della battaglia sindacale, “non sono favorevole”, ha detto Calderone che spiega: “Penso che sia importate guardare alla direttiva europea sul salario minimo, là dove c’è un sistema di contrattazione collettiva forte come quello che abbiamo noi va assegnata la responsabilità di individuare le soglie minime per i singoli contratti. È importante stimolare la contrattazione, più che imporre per legge un importo che potrebbe non essere adeguato alle singole attività e a i contesti territoriali. Credo sia importante dare segnale di rivitalizzazione e di contrattazione collettiva”.
e.m.


























