Lavoro, industria, energia, contrattazione, politica industriale e sicurezza. Questi i temi al centro del tavolo tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Daniela Fumarola e Pierpaolo Bombardieri, e il leader di Confindustria, Emanuele Orsini, che si è tenuto ieri a Roma. Un incontro “importante”, come afferma Fumarola, che sottolinea l’apprezzamento dell’apertura al dialogo da parte di Orsini “rispetto all’esigenza di costruire, insieme al mondo del lavoro, una strategia condivisa di sviluppo industriale fondata su salute e sicurezza e rilancio degli investimenti, innovazione e qualificazione del lavoro, incremento della produttività e dei salari per rispondere alle complessità del tempo che stiamo vivendo”. Tutti temi, rimarca, “da mettere a sistema, dentro un accordo complessivo che veda coinvolti sindacati, associazioni datoriali e Governo”. In questo senso, “la legge di bilancio deve essere un’importante tappa di questo percorso, verso un patto che rilanci, insieme al sistema produttivo, crescita, retribuzioni e coesione sociale”.
Anche per Landini la discussione è un importante punto di inizio, che trova le parti concordi sull’assenza “da anni, di serie politiche industriali” e sull’esigenza “di fare i conti con un processo di riorganizzazione del nostro sistema industriale. E ci siamo chiesti se ci sono le condizioni per poter avanzare anche al Governo proposte e idee condivise su cosa significa pensare a politiche industriali di sistema in grado di difendere occupazione e individuare settori strategici dove investire”.
“Abbiamo parlato anche del tema della formazione permanente delle persone, elemento per qualificare il lavoro nelle imprese per tutelare i livelli occupazionali e dei salari, per noi centrale: sia il rinnovo dei contratti che la detassazione degli aumenti. Abbiamo parlato di fisco, della restituzione del fiscal drag”. Tuttavia, “ad oggi non c’è conclusione”. Il 30 ci sarà un nuovo incontro, preceduto da incontri tecnici. Resta comunque la comune “volontà a volersi misurare: vedremo se potremo condividere punti comuni”, conclude Landini.
“Abbiamo fatto e condiviso un’analisi su temi molto importanti per Confindustria e per noi”, ha aggiunto Bombardieri: “il tema economico e finanziario che sta attraversando il Paese e l’Europa, le scelte di politica industriale che si dovrebbero fare in Europa e in Italia, quali sono le necessità soprattutto sulle politiche industriali e sull’energia che in questo Paese servono. Ovviamente anche alla luce di una discussione che ci sarà sulla manovra”.
“Intanto abbiamo verificato che Confindustria ha già cominciato il suo confronto con il Governo, mentre noi invece la manovra la leggiamo dai giornali – ha proseguito -. In attesa che il confronto con il Governo si concretizzi abbiamo cominciato a discutere, ad analizzare quali sono le priorità e quali possono essere le priorità condivise per le associazioni datoriali, per Confindustria e per Uil, Cisl, Cgil. Ovviamente in cima c’è la necessità di una riflessione sulle politiche industriali, per quello che ci riguarda c’è la necessità di lavorare sui salari e sul recupero del potere d’acquisto. Sono i primi temi sui quali abbiamo cominciato a confrontarci e sul confronto che continuerà poi nelle prossime settimane”.
Secondo Bombardieri, il clima tra le parti sociali è positivo: “Assolutamente sì. E’ importante avere identificato alcuni obiettivi comuni e avere una visione comune, per poi andare avanti bisogna avere una visione comune”.