In una lettera indirizzata alla direzione aziendale in Svezia, che è firmataria di un Accordo Quadro Internazionale sui diritti dei lavoratori, IndustriALL Global Union insieme al sindacato svedese IF Metall esprime indignazione per le azioni ingiuste e anti-sindacali di Electrolux in Thailandia. Nei giorni scorsi il management di Electrolux Thailandia ha convocato una riunione di tutti i lavoratori alle 8.00 annunciando l’erogazione di un bonus salariale di due mesi, rifiutando però di discutere le richieste dei lavoratori per aumenti salariali equi e l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori interinali dopo i primi 6 mesi.
I dirigenti dell’azienda hanno, infatti, fatto allontanare con la forza dalla riunione il presidente del sindacato, Phaiwan Metha, licenziandolo e mettendolo in strada. I lavoratori, nell’apprendere del licenziamento hanno continuato il sit in in fabbrica chiedendo la reintegrazione e il ritorno in fabbrica del sindacalista. Il management allora ha chiamato la sicurezza e la polizia che, circondando i lavoratori, hanno loro impedito di uscire per tutta la giornata, tra essi una donna incinta al sesto mese che aveva cercato di andarsene. Solo a fine turno, alle 17.00 gli operai sono stati rilasciati, ad uno ad uno dalle guardie di sicurezza (dopo essere stati identificati).
Quando gli operai sono ritornati al lavoro il lunedì successivo hanno trovato il preavviso scritto di licenziamento. In totale sono stati licenziati 127 lavoratori.
I licenziamenti sono la conseguenza di oltre un mese di sforzi da parte del sindacato di negoziare il nuovo salario minimo e gli adeguamenti salariali annuali che devono essere implementati entro il 25 gennaio 2013. La direzione ha rifiutato di accettare le proposte del sindacato e ha invece tentato di imporre adeguamenti salariali unilaterali e discrezionali senza alcun accordo.
Nella lettera al top management svedese di Electrolux, il segretario Generale di IndustriALL Global Union, Jyrki Raina ha scritto che le azioni dell’Impresa Transnazionale Europea “costituiscono un chiaro comportamento antisindacale con cui si tenta di imporre ai lavoratori un procedimento ingiusto di contrattazione collettiva”. “Io vi consiglio vivamente di usare la vostra influenza per reintegrare immediatamente i lavoratori licenziati e i membri del sindacato e di riprendere il tavolo di trattativa per arrivare a una soluzione giusta ed equa di questo conflitto e di creare un rapporto costruttivo tra le parti sociali”. Il sindacato nello stabilimento Electrolux in Thailandia è stato costituito nel 2010, nel momento in cui riuscì a negoziare un contratto collettivo aziendale che deve essere rinnovato quest’anno. I prodotti dello stabilimento Electrolux includono lavatrici, frigoriferi e altri elettrodomestici per i mercati europei e asiatici.
I lavoratori licenziati stanno ora lottando contro i comportamenti ingiusti e anti-sindacali del management e hanno presentato le loro rimostranze alla Commissione Lavoro del Parlamento.