Lascia difendendo il suo operato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Come annunciato conferma in Aula le sue dimissioni ma rivendica: “me ne vado a testa alta”. “Non chiedo garantismo – puntualizza – perchè dai pm non c’è nessuna accusa”. Il lavoro di questi 22 mesi al ministero – attacca – “non può essere cancellato in tre giorni”. Il premier Matteo Renzi prenderà per ora l’interim del dicastero ma fa sapere che il successore di Lupi ci sarà “in pochi giorni”. Il premier plaude all’esponente di Ncd parlando di “una scelta politica degna, di sensibilità, giusta e con motivazioni che capisco bene”. Una scelta di natura “politica”, puntualizza che non c’entra con le indagini. E assicura che non ci saranno conseguenze sulla tenuta dell’esecutivo.
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