La Cgil conferma il “giudizio negativo” sulla manovra e, di conseguenza, la mobilitazione tra il 12 e il 16 dicembre. Lo ha detto il segretario generale Maurizio Landini al termine dell’incontro con il Governo a Palazzo Chigi. Il leader della Cgil ha confermato la “mobilitazione, in programma ci sono iniziative regionali con scioperi generali”.
“Le risposte che abbiamo ricevuto –ha detto- hanno confermato le profonde distanze su fisco, precarietà e tutela del potere d’acquisto. E’ necessario proseguire la mobilitazione messa in campo e richiedere modifiche profonde di una manovra che rischia di impoverire il mondo del lavoro, che è quello che ha tenuto in piedi questo Paese anche durante la pandemia”.
Landini quindi ha elencato le molte criticità nella legge di bilancio. “Potere d’acquisto, salari che non aumentano, pressione fiscale, 85 lavoratori su cento vivono con meno di 35mila euro lordi l’anno. Su questo siamo a quello che già c’era o poco più. Abbiamo posto il tema della precarietà: togliere i voucher non è sufficiente, bisogna cambiare il mercato del lavoro e cancellare tante forme assurde di lavoro e fare un nuovo statuto dei diritti del lavoro. C’è poi bisogno di una vera riforma fiscale e fare una lotta all’evasione, la logica della flat tax è sbagliata. Abbiamo chiesto di cambiare sulla sanità pubblica, scuola e servizi su cui c’è bisogno di intervenire e aumentare le risorse. C’è inoltre l’assenza di politiche industriali”.
Solo sulle pensioni, ha proseguito, “c’è stata una generica disponibilità a vedere gli spazi che ci sono sulla rivalutazione. Ma per quello che riguarda quota 103 siamo al ritorno alla legge Fornero. Su questo non c’è la disponibilità del Governo a cambiare posizione”.
Dunque, come previsto, in tutte le regioni, dal 12 al 16 dicembre, ci saranno iniziative con scioperi. “C’è una settimana di mobilitazione insieme alla Uil che viene assolutamente confermata – ha concluso il leader della Cgil- chiediamo al Governo di cambiare posizione su queste materie. Coinvolgiamo nella mobilitazione i lavoratori e anche gli enti locali”.