Marelli ha avviato la procedura di ristrutturazione finanziaria denominata ‘Chapter 11’, prevista dal diritto statunitense sui fallimenti. A darne notizia i sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr, che riferiscono “con estrema preoccupazione” questo risvolto che sopraggiunge dopo una fase di apparente recupero. A fronte di “una condizione di crisi conclamata”, i sindacati hanno chiesto e ottenuto dall`azienda un incontro urgente che si terrà domani, giovedì 12 giugno.
“Riteniamo molto importante, anzi fondamentale, l`apertura di un tavolo di confronto presso il ministero delle Imprese e del made in Italy – affermano in una nota unitaria – al quale abbiamo già formalmente chiesto di attivarsi per seguire da vicino la vicenda. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non sono più tollerabili ulteriori rinvii. Marelli resta il principale produttore italiano di componentistica per l`automotive e sta attraversando una fase gravissima, in un contesto di settore già profondamente in crisi”.
La richiesta rivolta a impresa e governo è di agire “con urgenza e responsabilità” per tutelare i quasi 6.000 occupati coinvolti e difendere la presenza industriale del gruppo in Italia. “Mai come ora è necessario l`intervento del Governo nei confronti di Marelli, per evitare l`ennesima catastrofe nel nostro Paese”.