Medici, infermieri e professionisti sanitari si sono riuniti questa mattina davanti all’ingresso del policlinico Riuniti di Foggia per un presidio indetto dai sindacati di categoria dopo i ripetuti episodi di violenza contro il personale. A monte l’esasperazione per una situazione non più tollerabile, che ha mobilitato anche le forze politiche alla ricerca di una soluzione per contenere quella che è diventata una vera e propria emergenza.
Una manifestazione per “testimoniare la vicinanza dell’intera categoria ai colleghi aggrediti vigliaccamente la scorsa settimana al Policlinico della città”, affermano Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Nazionale Cimo-Fesmed, “ma anche a tutti coloro che ogni giorno negli ospedali di tutta Italia sono il bersaglio di una rabbia insensata”.
“Non siamo più disposti a lavorare in ambienti poco sicuri e in condizioni psicologiche tali da non assicurare cure adeguate ai nostri pazienti”, aggiungono Di Silverio e Quici, preannunciando l’apertura dello stato di agitazione e l’astensione dal lavoro del personale sanitario “se le risposte si faranno attendere”.
“La manifestazione di oggi a Foggia – proseguono -, ha visto la partecipazione di centinaia di colleghe e colleghi, che hanno voluto denunciare l’assoluta gravità di un atto barbaro nei confronti di professionisti che dedicano la loro vita a curare le persone. I sempre più numerosi episodi di aggressione a danno degli operatori sanitari sottolineano che la sanità è in piena emergenza sociale e come tale l’emergenza va affrontata in modo deciso e risolutivo”.
e.m.