“C`è la necessità che la formazione professionale continua diventi il volano del settore metalmeccanico. Con l`ultimo contratto abbiamo fatto un`innovazione importante introducendo il diritto soggettivo alla formazione. Quello che è mancato, è la sua effettiva e concreta applicazione”. Lo dichiara il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia commentando la trattativa del rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici.
“Non possiamo però essere soddisfatti – prosegue – di come è andata l`estensione del diritto soggettivo alla formazione: servono norme contrattuali che diano certezza. Perché l`esigibilità di quanto concordato è fondamentale per far vivere il contratto e indicatore della serietà delle relazioni industriali. Possiamo pure pensare di aprire a modalità nuove e a strumenti dedicati per un miglior utilizzo delle 24 ore di formazione a patto, di rendere chiaro e certo il tema rendendo accessibile e meglio fruibile, la proposta formativa a partire dalla diffusione delle competenze trasversali oltre agli aspetti relativi alle competenze”.
“Altrettanto fondamentale – secondo il segretario della Fim – è l`aspetto della certificazione delle competenze. Dobbiamo trovare delle soluzioni contrattuali condivise per evitare che sistemi informatici sostituiscono il ruolo delle controparti. Per esempio: costruendo delle linee guide che aiutino l`accesso alla formazione professionale e rafforzando la formazione duale, partendo dall`apprendistato professionalizzate. Sul tema del mercato del lavoro, oggi le maggiori preoccupazioni dei lavoratori sono rispetto alla tenuta dei posti di lavoro. E` un tema che deve stare dentro il nuovo contratto, costruendo delle soluzioni che diano delle risposte ai lavoratori per i prossimi anni, indifferentemente da quelli che sono gli aspetti legislativi e su cui possiamo intervenire con il contratto. Come pure il tema delle flessibilità su cui va trovato un governo contrattuale”.
“Sul tema delle politiche attive e della staffetta generazionale – aggiunge – possiamo assumere nel contratto degli strumenti che possano dare sostegno a un quadro legislativo che ad oggi manca, ma serve maggiore coraggio e voglia di fare. Sui temi di queste due giornate Emiliane, centrali nel mondo del lavoro che sta cambiando, soprattutto in questa fase storica cosi incerta, ci aspettavamo di più da parte di Federmeccanica sia in termini di contenuti che disponibilità. Serve maggiore convinzione da parte di tutti, il contratto rappresenta un elemento di stabilità che nell`incertezza che stiamo vivendo è fondamentale per lavoratori e imprese”.
Dopo la tappa emiliana, i prossimi incontri si terranno a Roma il 7 e 8 ottobre prossimi sul salario, welfare e inquadramento.
E.G.