Milano riparte molto timidamente. Il 4 maggio è arrivato, ma per le vie del centro del capoluogo lombardo per ora regna il vuoto. In quelli che prima del lockdown erano orari di punta, la città questa mattina è tutt’altro che congestionata: certo c’è qualche macchina in più in giro, ma per le strade non c’è il traffico a cui eravamo abituati, come via Carducci, in prossimità della stazione di Cadorna, che intorno alle nove si presentava deserta. Anche sui mezzi pubblici, autobus e treni del metrò che per via delle norme sul distanziamento lavorano al 25% della normale capacità di carico, il clima è lo stesso, sebbene stiano lavorando al 100%. Poche le persone alla stazione della metro di Cadorna, dove si incrociano sia la linea rossa che la verde e dove solitamente la presenza della stazione di Ferrovie Nord crea ingorghi, quelli che in queste settimane ci siamo abituati a chiamare assembramenti.
L’autista della linea 50 che collega il centro città con il quartiere Lorenteggio ci ha raccontato che da inizio servizio, alle 6, fino alle 9 circa sul suo autobus sono salite appena 9 persone.
Per affrontare con tutte le cautele necessarie l’inizio della fase 2, l’Azienda dei trasporti milanesi ha disposto una serie di misure: dalle mascherine e i guanti obbligatori al distanziamento di 1 metro sia sui mezzi di superficie che in metro, alla chiusura dei tornelli in metro in funzione del numero di passeggeri all’interno di banchine e treni, fino alla segnaletica specifica con marker a terra e sui sedili, sui mezzi e alle fermate. Anche Trenord ha avviato la sua campagna informativa per viaggiare in sicurezza sulle sue linee ferroviarie, con guanti e mascherine obbligatori e distanziamento di 1 metro tra i passeggeri. A Cadorna per favorire i controlli senza creare code e ingorghi è stato installato un termoscanner che rileva la temperatura dei pendolari, che non deve superare i 37,5 gradi.
Qualche segnalazione di code per traffico intenso si rileva sulle tangenziali milanesi in ingresso a Milano: alle 8.40, per esempio, una coda di un chilometro è stata rilevata all’incrocio con la tangenziale Ovest in corrispondenza con l’allacciamento della A7 Milano Genova.
e.g.