Nel 1999 le Nazioni Unite scelsero il 25 novembre come data da dedicare alla mobilitazione internazionale contro la violenza sulle donne. In Italia nell’anno 2013 sono state uccise 179 donne e secondo il rapporto Eures al Sud i casi di femmicidio sono aumentai del 27%, sono raddoppiati al Centro, mentre il Nord detiene il primato per il numero di uccisioni di donne in famiglia. Contro la violenza si registrano iniziative in tutta Italia.
Intanto, entro gennaio 2015, il governo italiano adotterà il piano nazionale anti violenza sulle donne. Lo ha annunciato la consigliera del presidente del Consiglio in materia di Pari Opportunità, Giovanna Martelli, nel corso di un’iniziativa all’Aranciera di San Sisto a Roma.
Il piano, frutto di un lavoro interministeriale, sarà sottoposto a una consultazione online che verrà aperta il 30 novembre prossimo all’indirizzo pianoviolenza@governo.it. Per il piano verranno stanziati, ha spiegato Martelli, 10 milioni di euro per il 2014 e 10 milioni di euro per il 2015. Per il potenziamento dei centri anti violenza e delle case rifugio sono stati già stanziati 17 milioni per il 2013 e il 2014 ai quali si aggiungono 10 milioni per il 2015 e 10 per il 2016.
Tra i punti principali del piano: la prevenzione, la sensibilizzazione degli operatori del settore, la protezione delle vittime, l’educazione nelle scuole, la formazione di personale, il recupero dei maltrattanti, il reinserimento lavorativo e abitativo delle vittime, la creazione di una banca dati nazionale che dia una lettura completa e articolata del fenomeno della violenza sulle donne, la governance dei soggetti coinvolti sul territorio con la regia del dipartimento delle pari opportunità e con regioni, enti locali e ministeri.
Parte del piano sarà dedicata alla comunicazione dell’immagine della donna e una novità riguarderà anche il pronto soccorso dove si inserirà un apposito codice rosa per le vittime di violenza domestica e sessuale.