L’Anpal, l’agenzia per le politiche attive del lavoro sta per diventare una realtà operativa. La settimana prossima sarà fondamentale per diversi aspetti. Verrà infatti presentato il nuovo portale dell’agenzia, uno strumento importante perché permetterà a imprese e cittadini di accedere a informazioni precise sulla realtà del mercato del lavoro e a implementare queste informazioni perché il quadro generale sia sempre più preciso.
Ancora, la settimana prossima sarà presa la decisione per destinare altri 200 milioni di euro all’attivazione di domande di lavoro nel centro Italia, dopo che già 530 milioni di euro sono stati destinati al Mezzogiorno. Infine, sempre la settimana prossima diverrà una realtà l’assegno di ricollocazione, una somma che chi ha perso il lavoro potrà usare per pagarsi i servizi di ricollocazione presso strutture private da lui stesso scelto.
Decisioni importanti, perché si schiude così davvero il secondo tempo della riforma del lavoro. Se i decreti del Jobs Act hanno rivoluzionato la disciplina del lavoro in tante parti, adesso si tratta di far sì che diventi una realtà la politica attiva del lavoro. Lo hanno spiegato bene sia Tommaso Nannicini che Maurizio Del Conte, il primo sottosegretario alla Presidenza, il secondo presidente dell’Anpal, al convegno che ha sancito la nascita di una nuova associazione che opera nel mercato del lavoro, gli Stati generali del lavoro.
Con il Jobs Act, hanno sottolineato, sono state riformate profondamente le legislazioni del lavoro, ma adesso è necessario partire per collegare tutte le realtà che sono nate per farne davvero un sistema operativo e funzionante. “Si devono gettare ponti tra le diverse realtà, ha detto Nannicini, perché le politiche attive del lavoro funzionino davvero. Le politiche passive erano importante, ha aggiunto il sottosegretario, ma erano un finto regalo ed è stato bene che si sia deciso il passaggio verso politiche attive del lavoro che tutelano i lavoratori per tutta la loro vita professionale. Ma bisogna che tutto ciò diventi davvero una realtà e si possano toccare con mano i benefici di questo nuovo sistema che stiamo costruendo. Il Jobs Act, ha aggiunto, è un cantiere aperto e abbiamo bisogno delle parti sociali per ultimarlo, da soli non riusciremmo a farlo”.
Lo stesso concetto espresso da Del Conte, secondo il quale “la sperimentazione dell’attuazione dell’assegno di ricollocazione può essere vincente solo con la condivisione delle parti sociali, con l’ausilio delle quali sarà possibile valutare i benefici delle prime sperimentazioni di questo assegno, per passare poi l’anno prossimo all’applicazione della norma in tutto il territorio nazionale”.
La sfida delle politiche attive del lavoro, che stanno divenendo una realtà con l’entrata in piena funzione dell’Anpal, può essere vinta, ha detto Nannicini, solo con un’inversione culturale profonda. “I ritardi che abbiamo avuto nel cambiamento della realtà del mercato del lavoro, spesso per motivi ideologici, ha detto, possono essere superati con la collaborazione di tutti i soggetti e se tutti i soggetti esprimeranno grande pragmatismo”.