Una delegazione unitaria di Fai-Cisl,. Flai-Cgil e Uilapesca-Uil ha richiesto un tavolo di confronto in cui istituzioni e parti sociali s’impegnino a costruire un nuovo e strutturato sistema di ammortizzazione sociale per i lavoratori del comparto pesca.
La richiesta è stata fatta nell’ambito di una audizione tenutasi oggi in Commissione lavoro della Camera dei deputati.
“La piattaforma sindacale – dichiarano i sindacati in una nota congiunta – prevede che il lavoro del pescatore sia riconosciuto come usurante, e dunque goda delle deroghe e delle agevolazioni previste dalla legge. Si richiama poi l’esigenza dell’applicazione del testo unico sulla sicurezza (dlgs 81/2008) che nel settore resta ancora inesigibile, determinando una inaccettabile arretratezza negli standard di tutela e di rappresentanza.”
“Da anni i lavoratori del settore vivono una condizione di profonda crisi, aggravata dall’assenza di ammortizzatori sociali stabili Dopo nove anni in cui l’aiuto è arrivato solo dalla Cigs in deroga, diciamo che il tempo è maturo per dare vita a una vera e propria Cassa integrazione guadagni strutturale anche nel comparto pesca.”