Bologna, poi Modena. Adesso il calendario degli impegni delle sardine è fitto. Tutti li vogliono, per poter dire la loro, per esserci dove si manifesta il diritto di pensare, di ragionare. Sono manifestazioni che allargano il cuore di chi crede nella democrazia. Tanti giovani, migliaia, che si assiepano in una piazza per dichiarare la loro voglia di democrazia, per opporsi a chi divide e opprime. Una cosa bellissima, tutti speriamo che vada avanti ancora a lungo.
Perché comunque hanno un effetto positivo. Le madamine di Torino non hanno fatto nulla di diverso, anche loro hanno raccolto con il tam tam dei social migliaia di persone a Piazza Statuto. Loro avevano un obiettivo preciso, la Tav. E si può dire che hanno vinto, perché la linea veloce Lione-Torino va avanti, i 5Stelle hanno dovuto prendere atto che la loro opposizione non era condivisa, i partiti hanno capito che per quell’obiettivo potevano e dovevano lottare.
Anche le sardine un effetto lo avranno. Perché se adesso la politica è comunicazione, loro questo fanno. Quando dicono che le sardine non hanno pancia, ma hanno testa, in pratica spingono le persone a pensare, a ragionare. E se ci si abitua a pensare e a decidere non solo con la pancia i risultati arrivano. Poi, certo, come è successo a tanti, viene in mente Pietro Nenni che parlava di piazze piene e urne vuote. Il pericolo che si fermi tutto, che le piazze si svuotino o non portino frutti è reale, ma partire dicendo che è tutto inutile non fa andare lontano. Per questo devono continuare, moltiplicarsi, perché un effetto lo avranno, i risultati arriveranno.
Il punto importante però è che tutti noi dobbiamo renderci conto, ma fino in fondo, che questi movimenti, queste iniziative, per belle che siano, non possono risolvere i problemi della democrazia. Loro nemmeno ci provano, e infatti stanno ben lontani dai partiti, con i quali non si vogliono mischiare, sanno quali sono i loro limiti e dove possono arrivare. Ma la capacità di illudersi è malattia diffusa. Il pensiero corre alle esperienze del passato, quando si verificò qualcosa di molto simile. I girotondi di Nanni Moretti, il suo “non perdiamoci di vista”, il popolo viola, che si chiamava così per non prendere il colore di nessun partito. Iniziative belle e coraggiose, che scaldarono il cuore, ma che poi fatalmente si spensero, sbiadirono.
Perché la politica la devono fare i partiti, sono loro che devono muoversi e risolvere i problemi di fondo del nostro paese. Bene che vada con le iniziative di protesta portate avanti a lungo si può mettere in vita un movimento forte e apparentemente vitale, come i 5Stelle, che però sono stati bravi a protestare, non a governare. E per fare politica bisogna avere coraggio, qualità che per lo più difetta. Come ha scritto con la solita grande capacità di giudizio Stefano Folli, le sardine sono certamente “una bella prospettiva”, ma mostrano il “disincanto verso il Pd”, la frattura che si è verificata nel paese e che non è facile rimarginare. Dice Folli che la politica deve ritrovare “il coraggio di volare”, anche correndo qualche rischio. Ma per farlo serve una determinazione che i partiti adesso non mostrano di avere. Le iniziative di piazza servono a svegliare le persone, ma una volta che queste sono deste devono trovare qualcosa per cui battersi e qualcuno che le conduca a battersi. Intanto, però, andiamo in piazza con le sardine a cantare Bella ciao.
Massimo Mascini
Per i nostri lettori pubblichiamo qui di seguito una scelta delle notizie e degli interventi più significativi apparsi nel corso della settimana su ildiariodellavoro.it (Vai al sito per leggere il giornale completo, aggiornato quotidianamente dalla nostra redazione).
Contrattazione
Questa settimana è stata varata la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore concia dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. Per quanto riguarda i contenuti, i sindacati chiedono un aumento salariale nel triennio di 130 euro, il rafforzamento del welfare contrattuale e la lotta al dumping contrattuale. In Emilia-Romagna è stato firmato un protocollo tra la Regione, Confindustria e Confindustria regionale per attrarre e trattenere investimenti esteri sul territorio. L’obiettivo è quello di promuovere la creazione di una funzione di customer care a disposizione degli investitori.
Interviste video
Il direttore de Il diario del lavoro Massimo Mascini ha intervistato il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo. Il leader della Uil spiega come il sindacato valuterà i risultati del nuovo governo sulla base della piattaforma unitaria, sulla quale le confederazioni avevano manifestato il 9 febbraio scorso in piazza San Giovanni a Roma.
Servizio a cura di Emanuele Ghiani
Interviste
Emanuele Ghiani ha intervistato il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza, in merito alla trattativa in corso per il rinnovo del contratto dell’Industria alimentare, in scadenza il 30 novembre.
La nota
Fernando Liuzzi spiega i motivi che hanno spinto la General Motors ad avviare una causa contro Fca, per aver, questa l’accusa di Gm, corrotto il forte sindacato nordamericano dell’auto, la United Automobile Workers, con l’intento di avere condizione contrattuali più vantaggiose e premere così sui vertici di GM per indurli a una fusione con Fca. Fusione che tuttavia, com’e’ noto, non e’ mai realizzata, per l’opposizione dei vertici Gm.
Diario di un navigator
Riprende, per Il diario del lavoro, il racconto di un Navigator. Riassumendo la sua esperienza di questi primi mesi, il nostro informatore dal mondo dei navigator non nasconde le difficoltà incontrate nel rapporto con i percettori di reddito di cittadinanza; e a chi si aspettava da subito dei miracoli risponde: non abbiamo la bacchetta magica.
Analisi
Leonello Tronti presenta la sua proposta in “undici passi” per uscire dalla crisi. Un Patto per il lavoro contro la recessione, che per Tronti deve puntare a dare nuova dignità al lavoro, rilanciare gli investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno, e rivedere le politiche economiche e di bilancio europee.
Alessandra Servidori fa il punto sui 30 anni della Convezione Internazionale sui diritti dell’infanzia firmata a New York, per capire oggi a che punto siamo in Italia, uno dei primi stati ad assumerla come propria, anche se i dati statistici dimostrano che abbiamo ancora molta strada da fare.
Il guardiano del faro
Marco Cianca analizza il fenomeno delle “sardine”. Per Cianca i giovani che manifestano pacificamente contro l’”invasione” leghista sono un paradosso: contestano l’opposizione all’attuale governo senza però mostrare alcun entusiasmo per il medesimo. Proclamano i principi dell’antifascismo, dei diritti e della tolleranza ma non indicano chi, a loro dire, è degno di incarnarli.
I blog del Diario
Anche Giuliano Cazzola interviene sul tema ormai quotidiano delle sardine, affermando come il loro obiettivo sia molto semplice: dire No a Salvini, al canto di ‘’Bella Ciao’’, in uno scontro di dimensione nazionale. Ribadendo, cioè, che è prioritario resistere alla deriva di estrema destra lungo la quale sta scivolando il Paese.
Diario della crisi
I sindacati dei trasporti hanno proclamato, per il 13 dicembre, lo sciopero nazionale dei lavoratori Alitalia. I sindacati chiedono il mantenimento degli impegni presi per il rilancio della compagnia.
Nel comparto metalmeccanico la Franco Tosi ha annunciato il licenziamento di 47 lavoratori, sui 117 occupati e chiesto 12 mesi di cassa integrazione straordinaria. È stato proclamato lo sciopero alla sede Arval di Scandicci contro la decisione dell’azienda di sospendere, in attesa di licenziare, una lavoratrice, part time, madre di due figli, considerata in “esubero” nella riorganizzazione del reparto in cui lavora. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione per i lavoratori addetti i servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole pubbliche. Le sigle spiegano che a un mese e mezzo dall’avvio del processo di internalizzazione previsto dal 1° gennaio 2020 rimarcano il ritardo dell’uscita del Decreto attuativo, sottolineando come la vertenza rischi di trasformarsi in una vera emergenza sociale in mancanza di garanzie occupazionali per tutta la platea di lavoratori coinvolti.
Documentazione
Questa settimana è possibile consultare i dati Istat sulla produzione nelle costruzioni e sugli ordinativi dell’industria. Inoltre è presente l’Osservatorio sul precariato dell’Inps e il testo integrale del ricorso presentato al Tribunale di Milano dai Commissari ex Ilva contro la Arcelor Mittal.



























