La “ trattativa fantasma” tra Confindustria e sindacati confederali sui temi della contrattazione e della rappresentanza potrebbe essere a una svolta. Fantasma perché va, o andrebbe, avanti da più di un anno, ma in realtà ancora non si è nemmeno entrati nel merito. Ora però qualcosa si sta muovendo, anche se l’esperienza di questi dodici mesi consiglia molta prudenza. La settimana prossima i sindacati dovrebbero inviare alla Confindustria un loro documento sui vari punti della trattativa. Prima dell’estate era stata la Confindustria a proporre un suo documento, ma non era piaciuto a Cgil, Cisl e Uil. Adesso la situazione si è invertita: ossia la parte ricevente potrebbe non gradire le indicazioni fornite dall’altra parte. Sia Vincenzo Boccia, il presidente di Confindustria, che Maurizio Stirpe, il suo vicepresidente, continuano a dire che un accordo è possibile e che loro lo vogliono fare, ma le difficoltà restano lo stesso. Soprattutto perché all’organizzazione degli industriali non piace la controproposta che i sindacati hanno fatto in merito al problema della riparametrazione delle aree contrattuali.
Di cosa si tratti è cosa nota. Gli industriali non gradiscono che gli artigiani abbiano l’intenzione di associare non più solo strettamente artigiani, ma anche piccole e piccolissime imprese: non lo gradiscono perché quello è il loro terreno e non vogliono concorrenti, che avrebbero dalla loro un contratto meno oneroso, concesso in quanto l’artigianato è cosa diversa dall’industria. Quindi, vorrebbero stabilire dei confini più netti. E lo vorrebbero fare anche con i commercianti, che a loro volta desidererebbero che nel terziario rientri pure tutta l’area dei servizi all’impresa,che non si sa però se sono industria o, appunto, commercio. I sindacati non sarebbero alieni da stabilire confini più certi, ma pensano che una cosa del genere non possa essere discussa solo con gli industriali, ritengono che serva una trattativa generale con tutti i soggetti. Cosa che Confindustria non accetta in alcun modo.
Di qui i problemi di cui si diceva, il pericolo che il negoziato si areni prima di partire. Anche perché sul tema della contrattazione è sorto un nuovo problema. E’ nato con i chimici perché alla verifica annuale per vedere se l’aumento salariale del 2016 era stato tale da coprire l’inflazione, è venuto fuori che erano stati dati 19 euro più del dovuto. Dato che l’inflazione non cresce, questo era il minimo che poteva accadere. Gli industriali chimici però non hanno voluto creare problemi e hanno fatto un accordo con i sindacati per cui i minimi tabellari non verranno toccati fino alla prossima verifica; poi, se la cosa non rientrasse o se, peggio, crescesse il divario, quei 19 euro sarebbero comunque versati, ma andrebbero in un edr, elemento distinto della retribuzione, che pesa meno sulla massa salariale.
Il problema è sorto quando i sindacati hanno proposto di firmare lo stesso accordo agli industriali del settore gomma plastica, che avevano previsto lo stesso meccanismo di crescita salariale. Questi però hanno risposto negativamente. Se, hanno detto, vi abbiamo dato di più, vuol dire che adesso vi daremo di meno. I sindacati non hanno gradito, sono ricorsi ai confederali, insomma è nato un pasticcio che potrebbe creare qualche problema al momento di parlare a livello interconfederale di contrattazione. Perché proprio i chimici hanno ostentato sicurezza e hanno affermato che il loro accordo rendeva inutile un nuovo modello unico per i contratti, per cui è meglio che ognuno si gestisca i problemi a casa sua. Ma se le cose si complicano, è evidente che si rimette tutto in discussione. Insomma, quella trattativa ‘’fantasma’’ tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil non andra’ avanti tranquilla, tutt’altro.
Contrattazione
Nubi sul futuro dell’Ilva, in vista della trattativa con il governo sul piano industriale che inizierà lunedì prossimo. Da una lettera inviata dai commissari dell’Ilva ai sindacati, si evince che il rilancio del gruppo siderurgico, acquisito da Am InvestCo, potrebbe costare alcune migliaia di esuberi. In particolare, sarebbe colpita Genova, dove i dipendenti in eccesso sarebbero circa 600, sui 1500 complessivi. I sindacati dei metalmeccanici hanno immediatamente convocato scioperi e manifestazioni nella citta’ ligure. Il gruppo Jabil, in un incontro con le parti sociali, ha presentato il piano industriale, che prevede 6,5 milioni di euro di investimenti complessivi. Inoltre, il piano include un taglio per ristrutturazione di oltre 250 lavoratori su 850 dipendenti. Sul fronte gomma-plastica, dure le reazioni dei sindacati dopo che le aziende del settore hanno annunciato che toglieranno dalla busta paga dei dipendenti 19 euro, non giustificati dalla crescita dell’inflazione. Buone notizie per l’azienda Sirti: sindacati e azienda, dopo essersi incontrati, hanno firmato l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto integrativo. Accordo firmato anche nel settore degli studi professionali: sindacati e parti datoriali hanno infatti sottoscritto una intesa per il fondo bilaterale di solidarietà, che prevede l’istituzione di strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori in difficoltà e per quelli vicino all’età della pensione. Infine, è stato ratificato il contratto nazionale dei metalmeccanici per le piccole e medio imprese, sottoscritto lo scorso 3 luglio tra i sindacati delle tute blu Fim, Fiom, Uilm e Unionmeccanica-Confapi.
Analisi
Pubblichiamo in anteprima, per gentile concessione degli Autori, il documento “Per una ripresa di politiche salariali espansive” firmato da Giuseppe Bianchi (Isril), Sebastiano Fadda (Università di Roma Tre), Leonello Tronti (Università di Roma Tre, CIRET). Il testo sarà nel prossimo numero della rivista Economia e Lavoro edita dalla Fondazione Brodolini.
Maurizio Ballistreri illustra le proposte emerse nel corso dell’annuale Festival del Lavoro dai dibattiti organizzati da Fonarcom, uno dei maggiori fondi interprofessionali italiani.
Walter Cerfeda, a lungo dirigente nazionale della Fiom, della Cgil e del sindacato europeo a Bruxelles, è intervenuto nel dibattito avviato dal Diario del lavoro sulla necessità di rilanciare le politiche salariali.
La nota
Fernando Liuzzi riporta il discorso del Ceo di Fca Sergio Marchionne, tenuto a Rovereto in occasione della laurea honoris causa in ingegneria meccatronica conferitagli dall’Università di Trento. Un intervento con cui Marchionne delinea il cambio di paradigma cui si trova di fronte l’industria delle quattro ruote. Ancora Liuzzi, analizza il futuro dell’Ad Fca in Exor, dopo il 2019, come annunciato da John Elkan nei giorni scorsi.
Interviste
Alessia Pontoriero ha intervistato Liliana Ocmin, coordinatrice nazionale del dipartimento donne giovani e immigrati della Cisl, sul tema della violenza sulle donne e sulle possibili soluzioni per arginare un fenomeno che appare in crescita.
Tommaso Nutarelli ha intervistato Antonio Di Franco, segretario nazionale della Fillea Cgil, per fare il punto sul rinnovo del contratto nazionale del settore edile, sostanzialmente bloccato da mesi.
Diario della crisi
Nell’industria alimentare i sindacati di categoria hanno risposto con uno sciopero nazionale alla notizia dei possibili licenziamenti per 800 lavoratori del gruppo Nestlé. Inoltre, e’ stata avviata la mobilità per 120 dipendenti dello stabilimento ex Nestle, oggi Froneri, di Parma, che produce gelati per conto di vari marchi, tra cui Conad e Coop. Nei prossimi giorni la vertenza approderà su un tavolo di ‘’salvaguardia occupazionale’’, richiesto dai sindacati. La Fp Cgil ha chiesto un confronto per un piano straordinario si manutenzione e assunzione del personale per la Reggia di Caserta. I sindacati dell’informazione e dello spettacolo hanno annunciato azioni legali contro Sky, per “le modali di licenziamento illegittime” che coinvolgono 102 lavoratori. Sempre nel settore della comunicazione, i sindacati di categoria hanno proclamato lo sciopero contro le procedure di licenziamento, avviate da Ericcson, per 67 lavoratori. A Napoli, i lavoratori del consorzio Sicta hanno scioperato contro l’imposizione dell’Enav di scegliere tra il licenziamento o il trasferimento a Roma. A Empoli, nell’arco di 24 ore si sono verificati due incidenti sul lavoro, uno dei quali mortale. Dura la risposta dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Firenze, che hanno invitato tutte le parte coinvolte per sfare uno sforzo congiunto per porre un freno a fatti così drammatici.
Documentazione
Questa settimana è possibile consultare i dati dell’Istat sul commercio a dettaglio, il conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e i profitti della società, i dati su i conti economi nel II trimestre del 2017, le stime preliminari su occupati e disoccupati e la nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. È possibile anche visionare il testo dell’accordo sui fondi di solidarietà per gli studi professionali, il verbale di accordo CPL agricoli e florovivasisti di Latina. Inoltre il documento firmato da tre economisti (Bianchi, Fadda e Tronti) per una ripresa delle politiche salariali espansive e il testo dell’Osservatorio lavoro del centro studi Cna. Inoltre è possibile leggere la nota del Centro Studi Confindustria sul surplus tedesco e il testo integrale della lettera che i commissari Ilva hanno inviato ai sindacati per l’avvio della trattativa sul nuovo piano industriale.