I lavatori dello stabilimento Ilva di Genova, riuniti questa mattina in assemblea, hanno deciso l’occupazione della fabbrica e indetto il blocco della produzione a oltranza per protestare contro il piano industriale presentato dal gruppo Am Invest Co, che non riconosce l’accordo di programma del 2005 che prevedeva la chiusura degli impianti a caldo in cambio del mantenimento dei livelli occupazionali e salariali. Il piano industriale presentato da Am Invest Co prevede 4 mila esuberi a livello nazionale, di cui 600 solo per lo stabilimento di Cornigliano.
“La situazione è grave – afferma il segretario della Fiom Cgil di Genova, Bruno Manganaro- perché a Roma stanno cercando di scipparci l’accordo di programma. Ci stanno fregando e noi questa cosa non possiamo accettarla”.
“Abbiamo fatto un patto insieme alla città e al governo e chiediamo che venga rispettato. Venti giorni fa – ha ricordato Manganaro – abbiamo scritto tutti insieme al governo, chiedendo di essere convocati perché ne abbiamo diritto ma questo diritto ci viene negato”.
E.M.