L’inflazione nell’area Ocse a marzo è leggermente salita al 2,1% dall’1,9% di febbraio. Lo riferisce l’organizzazione di Parigi, precisando che questo lieve aumento è dovuto ad un rialzo dei prezzi energetici, che nel mese scorso sono aumentati su base annua dell’11,3% rispetto al +8,4% di febbraio. I prezzi dei prodotti alimentari registrano un aumento dello 0,2% su base annua, il primo rialzo da settembre 2009. Il Canada è l’unico Paese del G7 in cui l’inflazione è leggermente diminuita, scendendo a marzo all’1,4% dall’1,6% di febbraio. In forte rialzo, invece, l’inflazione in Gran Bretagna (+3,4% da +3% di febbraio), in Germania (+1,1% da 0,6%). In leggero rialzo negli Stati Uniti (+2,3% da +2,1%), in Francia (+1,6% da 1,3%), in Italia (+1,4% da 1,2%).
Prosegue poi il trend deflattivo in Giappone, dove i prezzi sono calati dell’1,1% a marzo su base annua, ma sono rimasti invariati rispetto a febbraio. Nell’area Euro l’inflazione ha segnato +1,4% dal +0,9% del mese precedente. Su base mensile i prezzi nella zona Ocse sono aumentati dello 0,5%, (a febbraio +0,2% rispetto a gennaio). In particolare sono cresciuti dello 0,5% in Francia, in Germania e Gran Bretagna, dello 0,4% negli Stati Uniti, dello 0,3% in Italia e Giappone mentre sono rimasti stabili in Canada. (LF)