“E’ indispensabile una vera e propria contrattazione collettiva europea, affinché i lavoratori non subiscano il dumping fiscale da parte delle aziende che decidono di de localizzare le proprie produzioni nei Paesi dove il costo del lavoro è inferiore”. Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, a margine dei lavori del Comitato esecutivo di IndustriAll European Trade Union tuttora in corso a Madrid. In questo senso il leader della Uilm si è trovato a condividere la medesima linea espressa da Martin Schulz, candidato dal Pse alla presidenza della Commissione europea, ospite dei lavori del sindacato industriale europeo oggi riunito in sessione straordinaria nella capitale spagnola: “L’attuale presidente del Parlamento europeo, ha riferito Palombella, si è detto lieto per la richiesta che il sindacato europeo fa da diverso tempo sull’introduzione di una tassa relativa alle operazioni transfinanziarie. La richiesta contenuta nel Manifesto che abbiamo elaborato, va in questo senso, cioè chiudere i paradisi fiscali per quelle aziende che aprono i propri stabilimenti dove non si pagano le tasse. E’ proprio come ha detto il parlamentare tedesco: il capitale si è internazionalizzato, ma non il lavoro. Ecco, perché ci vuole una contrattazione collettiva europea”. Al momento i lavori di IndustriAll, ha fatto sapere Chiara Romanazzi, responsabile dell’Ufficio Internazionale della Uilm, proseguono con un dibattito che ha come tema centrale la rinascita industriale dell’Europa.
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