Marcia indietro del governo sulla stretta al riscatto della laurea per le pensioni anticipate che avrebbe portato ad un allungamento fino a 30 mesi della maturazione del diritto alla pensione. La misura era contenuta nell’emendamento omnibus da 3,5 miliardi di euro depositato dal governo e nel pomeriggio di ieri è arrivata una riformulazione dell’emendamento del governo che la cancella integralmente
La scelta è stata giudicata “saggia” dalla leader della Cisl, Daniela Fumarola, che aggiunge: “Era una misura sbagliata, antisolidale e in controtendenza rispetto all’esigenza di investire sulle competenze per sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese, depotenziando e decurtando fortemente i benefici del riscatto ai fini del pensionamento anticipato, determinando di fatto un buco sul versante delle entrate Inps”.
“Resta un errore”, invece, confermare la stretta sulle finestre di uscita e voler stralciare dal maxi-emendamento anche la norma “da noi fortemente auspicata” sull’adesione automatica alla previdenza complementare per i dipendenti privati -. “Abbiamo chiesto con determinazione che Opzione donna venga confermata anche nel 2026 – aggiunge a margine del consiglio generale della Cisl funzione pubblica – perché le donne sostengono ancora una quota sproporzionata del lavoro di cura, e questo sul piano previdenziale crea svantaggi profondi”.
Più in generale, Fumarola sostiene che bisogna dare “certezza e stabilità” al sistema previdenziale, “e questo non si fa con continui interventi unilaterali, che creano incertezza nei percorsi lavorativi e di vita di milioni di persone”. Motivo per cui il sindacato di via Po sollecita il governo ad aprire un tavolo “serio e complessivo” sulla riforma del sistema pensionistico, “puntando su un confronto costruttivo per dare stabilità al sistema pensionistico con elementi di equità e flessibilità in uscita che a nostro avviso continuano a mancare, in particolare rispetto alla previdenza delle donne e dei giovani, rafforzando la previdenza complementare ed accompagnando realmente l’invecchiamento attivo”.



























