L’obiettivo che i sindacati si erano nella dati in tema di pensioni nella piattaforma unitaria era quello di “avviare un confronto proficuo finalizzato a introdurre elementi di modifica nell’attuale sistema”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a Isoradio. la riforma Fornero “ha alzato un muro di rigidità per l’accesso alla pensione – ha proseguito – creando un grosso scalone. Ha creato difficoltà evidenti, in parte attenuate da quota 100, che ha creato una piccola finestra di flessibilità in uscita”.
Secondo Sbarra quota 100 è stata “una misura sicuramente importante, anche se insufficiente. I dati sono sotto gli occhi di tutti e ci raccontano che, a fronte di un milione di uscite che si pensava di realizzare, hanno aderito non più di 400mila persone”. Il numero uno della Cisl ha sottolineato che “la combinazione di età e contributi ha agevolato in massima parte il pubblico impiego e le grandi aziende del sistema privato. Ha invece penalizzato le aree meridionali, dove i rapporti di lavoro sono precari e saltuari. Oggi il sistema va ripensato con soluzioni e misure più eque, stabili, sostenibili e flessibili”.
E.G.