Per contrastare la disoccupazione giovanile, il Piemonte mette in campo un Piano giovani in 10 punti. Lo stanziamento iniziale sarà di undici milioni, ai quali si aggiungerà l’effetto economico di alcuni sgravi fiscali. L’idea è quella di favorire un nuovo patto generazionale, con l’obiettivo di difendere i diritti “di chi non ha nessun diritto”.
Il piano, messo a punto dagli assessori Massimo Giordano (Industria) e Claudia Porchietto (Lavoro), intende smuovere una realtà, quella del Piemonte, in cui la disoccupazione giovanile dal 2008 al 2009 è salita dal 14,9% al 24,1%. Per farlo, la Regione ha avviato in via preliminare un confronto con le associazioni sindacali e di categoria.
Le dieci misure prevedono lo sgravio per tre anni di 30 mila euro ai fini dell’Irap per ogni assunzione under 35, il sostegno finanziario per l’avvio di imprese gestite da giovani, stage semestrali o annuali in Regione per laureandi o neolaureati, premialità per agevolare l’accesso dei giovani ai contributi regionali per la competitività. E ancora, un sostegno all’imprenditorialità non hi-tech, il finanziamento fino a un anno dei giovani che si prestino a lavorare come agenti commerciali all’estero per imprese piemontesi, voucher da 10 mila euro per i giovani professionisti che prestino la loro opera per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale, borse di lavoro da mille euro mensili per il tirocinio dei giovani in azienda, formazione e stage per i laureati di primo livello, sostegno alle cooperative di partite Iva giovani. (FRN)