Pil a marzo giù del 4,7% con gran parte dell’Italia in zona rossa. A questo punto, è in discussione anche una previsione di crescita del Pil attorno al 4% per l’anno in corso. E’ la fotografia scattata dalla Congiuntura rdi marzo dell’Ufficio Studi di Confcommercio
L’economia italiana “si trova a rivivere oggi una situazione di menomazione produttiva simile per molti aspetti a quella di marzo e aprile dello scorso anno. I vincoli alla mobilità, le chiusure degli esercizi commerciali e dei luoghi di scambio sociale, seppure relativamente meno stringenti e più articolate sul territorio rispetto a quelle di un anno fa, sortiranno effetti molto problematici in quanto si innestano in un sistema economico già fortemente compromesso”.
Si ampliano, inoltre, “i divari tra settori: gran parte dei servizi di mercato si trovano ormai da un anno nell’impossibilità di operare mentre almeno alcuni settori dell’industria stanno recuperando le perdite registrate nei peggiori momenti dello scorso anno”.
L’Icc segnala a febbraio un andamento negativo su base annua con una flessione del 12,2% che segue la contrazione del 17,5% di gennaio. Questa dinamica sottintende, comunque, un modesto rimbalzo congiunturale, a sottolineare come le famiglie, nel momento in cui ne hanno la possibilità, sarebbero ancora disponibili a tradurre in consumo una parte del risparmio involontario accumulato. Il che costituisce un indizio delle potenzialità di crescita presenti nell’economia, oggi compresse dalla pandemia.
Inciampi nell’implementazione del piano vaccinale e un eventuale allontanarsi dell’inizio della fase di ripresa “potrebbero, tuttavia, depotenziare questa molla, in ragione di un peggioramento delle attese di famiglie e imprese sulle prospettive e sull’intensità della futura ripresa”.
Quest’ultima dovrebbe registrare, in seguito alle nuove limitazioni, un brusco stop nel mese di marzo per il quale si stima una riduzione del Pil del 4,7% in termini congiunturali. Su base annua, il confronto con il mese iniziale della crisi porta, comunque, a una crescita del 7,3%. Nel complesso del primo trimestre la variazione dovrebbe attestarsi al -1,5% rispetto all’ultimo quarto del 2020 e al -2,6% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno.
E.G.


























