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Pmi, indice manifattura italiana scende a 48: minimo da 26 mesi

redazione
Settembre01/ 2022

Ad agosto l’indice S&P Global PMI del Manifatturiero per l’Italia cala a 48, il minimo da 26 mesi e la flessione più forte dell’area euro (era a 48.5 a luglio). La media dell’Eurozona dell’indice è scivolata a 49.6 rispetto il 49.8 di luglio. “Il settore manifatturiero dell’eurozona ha continuato a contrarsi a metà del terzo trimestre. La produzione è scesa a un ritmo simile a quello registrato a luglio, che era stato il più forte da maggio 2020, mentre i nuovi ordini sono diminuiti ancora una volta notevolmente”, si legge.

“La debolezza della domanda di agosto ha frenato drasticamente i produttori manifatturieri, a causa del deterioramento del potere d’acquisto in Europa in presenza di un’inflazione elevata. Le aziende del settore manifatturiero hanno quindi ridotto ulteriormente l’attività di acquisto in risposta al peggioramento delle prospettive economiche, anche se la minore necessità di fattori produttivi ha contribuito a ridurre la pressione sui fornitori”.

Nel dettaglio, l’Eurozona è “ulteriormente” al di sotto della soglia di 50,0 che separa la crescita dalla contrazione. Tra i paesi dell’area dell’euro monitorati, solo tre hanno registrato PMI manifatturieri in crescita nel mese di agosto, anche se in ciascun caso ciò ha mascherato cali sia della produzione che dei nuovi ordini. I Paesi Bassi (52.6) hanno riportato i risultati migliori, seguiti dall’Irlanda 51.1). In entrambi i casi però, il tasso di espansione è rallentato al minimo in 22 mesi. L’unico altro paese a registrare un PMI superiore a 50 è stata la Francia (50.6). In Germania (49.1), Austria, Grecia e Italia si sono registrate flessioni maggiori, con quest’ultima che nel mese di agosto ha riportato il calo manifatturiero più forte”.

tn

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