Il blocco dei pagamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione sta mettendo a rischio 6.000 cantieri. È l’allarme lanciato dal vice presidente dell’Ance, Michele Pizzarotti, nel corso di un’audizione in Commissione Ambiente e Trasporti della Camera.
Sebbene il Ministero abbia stanziato “risorse importanti”, Pizzarotti sottolinea che tuttavia “queste misure sono rimaste in gran parte sulla carta. Da mesi i pagamenti del Mit per il caro materiali registratosi nel secondo semestre 2021 rimangono immotivatamente bloccati (sono fermi al 13%) e più di un miliardo di euro deve ancora essere pagato dal Ministero alle imprese per il caro materiali dell’anno 2022. Una situazione insostenibile che mette a rischio chiusura più di 6.000 cantieri in tutta Italia. Occorre un intervento deciso del Governo per sbloccare i pagamenti”.
L’Ance ha poi sottolineato il tema delle garanzie che sta creando seri problemi al settore per la realizzazione delle opere del Pnrr. “Si registra una forte contrazione da parte degli istituti bancari e assicurativi nel rilasciare alle imprese le garanzie necessarie per la partecipazione e, soprattutto, per l’esecuzione degli appalti pubblici, nonché per l’erogazione dell’anticipazione contrattuale. Sarebbe quindi opportuno prevedere la facoltà per SACE di avvalersi di riassicuratori e controgaranti del mercato privato per ottimizzare la gestione del rischio e assicurare una più ampia capacità a fornire garanzie”.
e.m.