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Pnrr, arriva la terza rata, ma con mezzo miliardo in meno (per i mancati posti letto agli studenti)

Nunzia Penelope
Luglio20/ 2023

Arriva, con molti mesi di ritardo, la fatidica terza rata del Pnrr, inchiodata a Bruxelles a causa del non adempimento dell’impegno sui posti letto per gli studenti. E proprio per questo mancato adempimento sarà tagliata di mezzo miliardo rispetto all’importo originale: l’Ue pagherà all’Italia 18,5 miliardi, invece dei 19 previsti. Il via libera alla proposta concordata con la Commissione europea arriva dalla Cabina di regia, riunita nel primissimo pomeriggio: pochi minuti per dire “ok” a quanto riferito da Raffaele Fitto, che del Pnrr è il responsabile nominato dal Governo Meloni.

Come è noto, la terza rata, richiesta dal governo italiano a fine 2022, era ferma a Bruxelles per, diciamo, “accertamenti”. Tra i vari dubbi sollevati dall’Ue anche quello relativo, appunto, agli alloggi per gli studenti: quei 7.500 posti letto in più che secondo gli impegni avrebbero dovuto essere realizzati entro la fine del 2022. Non convinceva, a quanto pare, la soluzione individuata dall’Italia, che in pratica disponeva di riconvertire a “studentati” un tot di posti letto in appartamenti già esistenti (e attualmente, pare, adibiti ad affitti turistici); soluzione non conforme agli impegni presi e che ha portato l’Ue a definire quei posti preesistenti, e non aggiuntivi. In attesa di sciogliere il nodo, la commissione aveva già proposto qualche mese fa all’Italia di pagare la terza rata decurtata di 300-500 milioni. Proposta che all’epoca era stata respinta. Ora, invece, stante anche la sete di liquidità delle casse pubbliche, si è  deciso di accettare il taglio: “pochi, maledetti e subito”, se così si può dire di una cifra che comunque, malgrado la decurtazione, è di tuttissimo rispetto.

Informa una nota di Palazzo Chigi: “Dopo una approfondita interlocuzione con la commissione Ue, oggi il governo italiano ha presentato nella Cabina di regia una richiesta di modifica in materia di riforma degli alloggi per studenti, al fine di inserire una nuova milestone nella quarta rata, chiarire le condizioni e gli obiettivi della misura, e correggere alcuni errori materiali”.

La soluzione individuata, a quanto pare, in pratica sposterebbe l’obiettivo in avanti: cancellata la questione dei 7500 posti letto, si punterebbe a farne 60 mila entro la fine del 2026. Inoltre, fa sapere il governo, i 500 milioni mancanti saranno trasferiti sulla quarta rata, alla quale sarà legato il nuovo obiettivo. Inoltre, il governo giura che tutti i 35 miliardi previsti per il 2023 arriveranno entro fine anno. Insoddisfatta resta però l’Unione degli Studenti, che chiede un incontro urgente al ministro Bernini per “ripensare insieme il piano di realizzazione degli studentati”.

Nunzia Penelope

Nunzia Penelope

Giornalista