Il tasso di produttività negli Stati Uniti è salito nel secondo trimestre del 5,7%, secondo la prima stima del Dipartimento del Lavoro, e si raffronta alla crescita dell’ 1,9% nel primo trimestre. Il dato è superiore alle attese.
Il balzo della produttività nel secondo trimestre è il maggiore dal terzo trimestre dello scorso anno e si raffronta all’ aumento del 2,1% (dato finale) nel primo trimestre.
“È un buon segnale per l’economia – sottolinea Michael Moran, capoeconomista di Daiwa Securities America – perchè consente di aumentare le entrate e migliorare i profitti”. Gli economisti si attendevano un rialzo più contenuto, del 4,1%.
Questo rialzo consistente, osservano alcuni addetti ai lavori, indica che le tecnologie adottate dalle aziende per essere più efficienti cominciano a dare concreti risultati.
Intanto sul fronte del costo del lavoro, il Dipartimento del Lavoro segnala un calo del 2,1% sull’unità del costo lavoro nel secondo trimestre, contro il +2% (dato finale) registrato nel primo trimestre. Su questa voce ha influito l’operazione di tagli dei costi intrapresa dalle aziende Usa negli ultimi tempi per uscire dalla crisi. Gli analisti si attendevano un calo dell’1%.
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