È proseguita la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici tra Fim, Fiom e Uilm e e Federmeccanica e Assistal. Una tre giorni incentrata sui temi di carattere normativo, sul corposo tema della riforma dell’inquadramento professionale ma anche sulle relazioni industriali e della partecipazione, della salute e sicurezza, degli appalti, della formazione continua e dello smart working.
“Si è finalmente avviato un confronto di merito su alcune principali parti normative al centro della nostra piattaforma e trattate anche dalla risposta di Federmeccanica del 26 novembre scorso. Abbiamo sollecitato la controparte a cogliere le nostre proposte innovative su questi temi, con le quali vogliamo davvero irrobustire il contratto del 2016 e adeguare il rapporto tra impresa e lavoratori in modo nuovo e moderno. Abbiamo dato centralità alla complessa ma strategica riforma dell’inquadramento professionale, con la quale vogliamo davvero riconoscere i nuovi contenuti delle prestazioni lavorative e modernizzare il sistema di classificazione”. Lo ha detto Roberto Benaglia, segretario generale della Fim-Cisl.
“Riteniamo che il diritto soggettivo alla formazione debba rappresentare un elemento fondante – ha precisato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – ed è necessario un suo potenziamento, soprattutto alla luce dei profondi cambiamenti causati dalla pandemia, come per esempio sulle competenze digitali. Questo può avvenire, oltre che con la conferma delle 24 ore durante l’orario di lavoro, con strumenti di esigibilità di efficacia, con un maggior coinvolgimento e con “sanzioni” per le aziende che non applicano questa parte contrattuale. Solamente in questo modo si potranno risolvere le contraddizioni odierne, anche attraverso interventi su alcuni aspetti dell’alternanza scuola-lavoro e degli Istituti tecnici che oggi rappresentano delle storture e che rischiano di bloccare il meccanismo. La formazione insieme alle politiche attive sono fondamentali per il futuro del lavoro”.
TN