Oggi, alle ore 16.00, presso il ministero del Lavoro, si terrà l’incontro governo e i segretari dei sindacati confederali sulla legge di Stabilità. Ma i toni rimangono molto accesi, soprattutto a seguito del week end che ha visto contrapporsi la sinistra governativa, riunita nella tre giorni della Leopolda, e quella sindacale che ha infiammato piazza San Giovanni a Roma.
“L’epoca del posto fisso è passata per sempre e io non darò il Pd in mano ai reduci. Vogliono fare qualcosa a sinistra? Facciano pure, ma io non permetterò rotture”. Concludendo ieri la convention della Leopolda il premier segretario Matteo Renzi è tornato ad attaccare la minoranza del Pd, ma anche la Cgil, utilizzando in qualche passaggio anche parole forti all’insegna della sua battaglia continua contro ogni residuo di passato. L’articolo 18? E’ come utilizzare i gettoni del telefono per l’i-phone”.
Il leader della Cgil risponde prontamente: “Il presidente del Consiglio non sa di che cosa parla quando dice che il posto fisso non c’è più”. “Non abbiamo mai posto una questione che avesse queste caratteristiche e non si può da un lato sostenere che la strada è il contratto a tutele crescenti per favorire il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e poi sostenere che l’articolo 18 sarebbe il posto fisso”.
“Non ci deve insegnare a fare i selfie -ha proseguito Susanna Camusso- Ci pare piuttosto sia lui ad avere un problema: non sa maneggiare la memoria per imparare rispetto al futuro”. Per la Cgil è evidente che il presidente del Consiglio non abbia in realtà argomenti per contrastare le cose sostenute in piazza San Giovanni a proposito dei cambiamenti necessari della delega del lavoro.
Intanto nuova presa di posizione da pare del ministro Giuliano Poletti che risponde così alla manifestazione della Cgil di sabato. “Il cuore della legge, ovvero il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, è per noi il perno del Jobs act e resta assolutamente valido”. Secondo il ministro esiste una coerenza assoluta tra legge delega sul lavoro e legge di stabilità dove si dovrebbero trovare anche le risorse per gli ammortizzatori sociali. Nell’articolo di Nicoletta Picchio si fa anche il punto sul percorso parlamentare della legge delega. Dopo le audizioni, ci sarà la discussione generale che dovrebbe durare due settimane, poi si valuteranno gli emendamenti prima del voto e del passaggio in aula.
F.P.




























