“Nycomed Spa e Takeda Italia Farmaceutici Spa hanno aperto le procedure di mobilità relative all’operazione di fusione per incorporazione di Takeda in Nycomed, annunciata agli inizi di luglio”.
Lo rende noto il segretario regionale dell’Ugl Chimici Lombardia, Fabrizio Rigoldi, evidenziando come “purtroppo, le nostre preoccupazioni relative agli esuberi, annunciati ma non dettagliati fino ad ieri, si sono rivelate fondate: in Nycomed gli esuberi saranno 124 su 219 dipendenti totali, pari praticamente al 57 per cento dell’organico, con la chiusura della sede di Milano e un drastico taglio della rete di informazione scientifica. In Takeda, invece, i lavoratori considerati in eccedenza sono 170 su 545 totali, cioè più del 31 per cento, anche in questo caso colpendo soprattutto gli informatori scientifici del farmaco”.
“Non possiamo che esprimere disappunto e totale contrarietà di fronte ad un impatto occupazionale così pesante – aggiunge Rigoldi -, e che riteniamo eccessivo per un’operazione di fusione fra due multinazionali del settore farmaceutico. Non vorremmo che, con questa operazione, si scaricassero su lavoratrici e lavoratori delle aziende anche i costi della spending review sanitaria”.
“Faremo tutto il possibile – conclude il sindacalista – per evitare che i lavoratori del comparto, soprattutto gli informatori scientifici già decimati dalla crisi negli ultimi dieci anni, siano ancora una volta il capro espiatorio di tagli effettuati con l’accetta, senza tenere in alcuna considerazione la professionalità e le competenze di chi opera nel settore”. (LF)
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