“In Europa un’unica struttura contrattuale per evitare concorrenze al ribasso sul costo del lavoro”. Lo ha detto Chiara Romanazzi, Responsabile dell’ufficio internazionale della Uilm nel corso del suo intervento alla Conferenza di Organizzazione della Uil.
“E’ mia convinzione – ha sottolineato – che, se vogliamo eliminare la concorrenza tra i vari paesi europei sul costo del lavoro a discapito dei diritti, c’è bisogno di una struttura contrattuale che sia uguale per tutti i lavoratori perlomeno quelli europei. Questa è la condizione essenziale affinché non ci siano concorrenze al ribasso sul costo del lavoro. Purtroppo gli imprenditori nella situazione rinunciano a investire risorse in ricerca e tecnologia e comprimono i diritti dei lavoratori”.
Romanazzi ha anche anticipato i contenuti del Comitato di direzione del nuovo Sindacato europeo industriale che si riunirà a Lussemburgo la prossima settimana. “Noi parteciperemo – ha detto la sindacalista – perché abbiamo il compito di rappresentare sia i metalmeccanici italiani, ma anche quelli della regione Sud Europa, cioè i lavoratori di Cipro, Malta, Turchia e Grecia”.
La Uilm ha ribadito la strategia per affrontare la crisi a livello continentale: “Sia il sindacato europeo che quello mondiale – ha concluso la responsabile dell’Ufficio internazionale del sindacato metalmeccanico – hanno cercato di fronteggiare il fenomeno della recessione unendo i sindacati chimico, tessile e metalmeccanico in unico sindacato industriale”. (LF)
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