I piloti italiani di Ryanair hanno bocciato con l’82% di No, in sede di referendum che ha fatto registrare un’adesione al 64%, l’accordo siglato tra l’azienda e l’associazione professionale Anpac. A riferirlo sono Filt Cgil e Uiltrasporti, che spiegano: “L’esito del voto referendario espresso dai piloti, basati in Italia, sia alle dipendenze di Ryanair, sia assunti dalle agenzie di lavoro interinale è la dimostrazione di come sia sbagliato trattare unilateralmente solo con alcuni interlocutori, scelti dal management, e di come l’assenza di democrazia generi attriti e conflitti, dannosi per l’azienda, i dipendenti e i passeggeri”.
“Adesso – sostengono Filt Cgil e Uiltrasporti – l’azienda prenda atto della volontà dei lavoratori e delle indicazioni dei giudici del Tribunale e ci convochi per la definizione di un contratto collettivo di lavoro di diritto italiano che preveda le tutele del nostro ordinamento e soddisfi le legittime istanze dei piloti e degli assistenti di volo di Ryanair”.
“Contro l’approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori – sottolineano infine i sindacati – il prossimo 28 settembre si terrà il secondo sciopero di 24 ore di tutto il personale navigante della compagnia e delle agenzie interinali collegate, basato in Italia, unitamente a Belgio, Olanda, Portogallo e Spagna”.