I sindacati hanno richiesto al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al Presidente della Conferenza Stato Regioni, Massimiliano Fedriga, l’attivazione di un tavolo quadrangolare, con la partecipazione delle Istituzioni e di Aris e Aiop, al fine di affrontare in maniera omogenea e definitiva la questione del rinnovo dei ccnl della sanità privata (Area Ospedaliera e Cdr-Rsa). Per i sindacati confederali, infatti, è ormai imprescindibile l’introduzione di norme che, a fronte di un adeguato riconoscimento di finanziamento da parte del pubblico, obblighino i soggetti accreditati ad applicare i ccnl più rappresentativi e a rinnovarli alla scadenza.
Chiara la posizione dell’Aris, che con una lettera a firma del suo Presidente, Padre Virginio Bebber, ha comunicato la “piena disponibilità a partecipare al tavolo quadrangolare proposto”, evidenziando che “come più volte esplicitato negli incontri svolti a livello sindacale e istituzionale, da tempo è evidente come il settore necessiti di una simile iniziativa, che consentirebbe di affrontare, in piena trasparenza, le (ormai ataviche) criticità che non consentono il tempestivo rinnovo dei ccnl”.
“Per troppo tempo – sottolinea Giovanni Costantino, Capodelegazione Aris – la tenuta del sistema è stata affidata solo ai sacrifici dei lavoratori e delle strutture. È venuto il momento di definire regole chiare, cogenti e affidabili su tutto il territorio nazionale, che consentano sia la valorizzazione del personale, sia la sostenibilità delle istituzioni private cui devono essere assicurate le risorse economico-finanziarie necessarie per il rinnovo dei ccnl”.
Anche Mauro Mattiacci, Direttore Generale dell’Associazione, concorda con tale lettura, evidenziando che l’attuale situazione, nell’ostacolare il rinnovo dei ccnl “crea disagi non solo ai lavoratori, ma anche alle strutture associate e, in definitiva, allo stesso SSN. In assenza di soluzioni idonee, infatti, le Istituzioni accreditate non potranno, nel tempo, continuare ad attrarre le necessarie risorse professionali e rischieranno di dover abdicare alla propria mission di collaborare alla garanzia del diritto alla salute dei cittadini”.
“Solo attuando pienamente i principi del d.lgs. 502/92 – conclude Costantino – sarà possibile assicurare al personale una dinamica retributiva sempre aggiornata e porre fine ai fenomeni di dumping contrattuale e di concorrenza “al ribasso” che danneggiano i lavoratori e le Istituzioni associate all’Aris”.