Oltre 100 miliardi in meno di spesa per investimenti e una trentina di miliardi in più di spesa corrente. E’ il conto “cumulato” presentato dagli anni della crisi riportato dal Sole24Ore grazie all’analisi della spesa pubblica centrale e locale negli anni dal 2008 al 2012, resa possibile dalla pubblicazione degli ultimi dati del bilancio centrale da parte della Ragioneria generale dello Stato e dalle analisi della Corte dei conti sui bilanci degli enti territoriali.
Per i Comuni, ricorda il quotidiano, ha pesato l’effetto stringente del Patto di stabilità, che si è concentrato proprio sulla spesa per gli investimenti. Ma “i numeri dicono che la flessione più consistente si è registrata a livello centrale: nel solo 2012 agli investimenti sono stati dedicati complessivamente 38 miliardi in meno rispetto al 2008, anno di debutto per la febbre dei bilanci, e questa “perdita” si è concentrata per il 45% nei conti dello Stato, mentre Comuni e Province hanno contribuito alla flessione per il 37% e il resto riguarda le Regioni.
Parallelo, e ancora più evidente, è il peso della macchina centrale nella dinamica delle uscite correnti: il2012 ha registrato impegni di spesa per 17,6 miliardi in più rispetto al 2008, e il 94% di questo incremento (16,7 miliardi) è scritto nei conti dell’amministrazione centrale, fa notare il Sole24Ore.
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