Una “catena umana” a Bruxelles, sit-in davanti alle ambasciate italiane a Copenhagen, Londra e Stoccolma, incontri con la diplomazia italiana a Parigi, Berlino e Madrid. Così la Confederazione europea dei sindacati (Ces), che vanta 60 milioni di iscritti, manifesterà la propria solidarietà a Cgil, Cisl e Uil, il prossimo 16 aprile, giorno dello sciopero generale.
L’annuncio delle manifestazioni in alcune delle principali capitali europee viene dalla stessa Ces, che nei giorni scorsi aveva lanciato un appello alla Commissione guidata da Romano Prodi affinchè vigili sul conflitto sociale in atto in Italia.
E aveva anticipato che i sindacati europei, “preoccupati per le possibili ripercussioni negative a livello europeo dell’iniziativa unilaterale assunta dal governo Berlusconi sull’art.18, una questione che tocca diritti fondamentali dei lavoratori”, sarebbero scesi in piazza a fianco delle sigle sindacali italiane.
“Solidarietà allo sciopero generale Cgil, Cisl, Uil del 16 aprile è arrivata da un grande numero di organizzazioni sindacali europee, affiliate alla Confederazione – afferma in proposito una nota della Ces – Messaggi son stati inviati dalle organizzazioni sindacali alle ambasciate italiane in tutta Europa e riunioni con ambasciatori italiani avranno luogo lunedì e martedì della prossima settimana a Bruxelles, Londra, Parigi Berlino, Madrid e Copenaghen”. In questi incontri – spiega la Ces – delegazioni delle centrali nazionali sindacali dichiareranno apertamente la loro seria preoccupazione per l’atteggiamento assunto dal Governo italiani ed il loro sostegno al movimento sindacali italiano.
A Copenaghen il dirigente sindacale Hans Jensen solleverà la questione italiana e chiederà il rafforzamento dei diritti dei lavoratori non solo in Italia ma in tutto il Continente. Il presidente della Federazione Sindacale Austriaca OGB, (che vanta 1,4 milioni di iscritti) chiederà all’ambasciatore d’Italia a Vienna di prendere atto della «profonda preoccupazione» con cui l’organizzazione guarda “alle azioni del governo italiano”. E sottolineerà l’intenzione di “lavorare in stretto contatto con le tre organizzazioni italiane per stabilire un sistema di mercato sociale all’interno dell’Unione europea”. Un “augurio di lotta” viene invece dal sindacato greco del pubblico impiego, Adedy. “Lo sciopero generale del 16 aprile, contro le sfavorevoli regole promosse dal vostro Governo per i lavoratori – recita il messaggio che l’Adedy consegnerà all’ambasciatore italiano in Grecia – costituisce un notevole contributo per la protezione del lavoratori del vostro Paese ma anche per la protezione e la rivalorizzazione dei rapporti di lavoro in tutta Europa. Dobbiamo salvaguardare – continua il sindacato greco – i diritti dei salariati, la protezione sociale, la qualità del lavoro opponendoci ad ogni tipo di politica che le indebolisca”.
Anche i due più rappresentativi sindacati spagnoli, le Comisiones Obreras e l’Ugt, hanno pronta una missiva per il rappresentate italiano a Madrid. “In questi momenti di forte confronto tra i sindacati e il Governo italiano – scrivono – i sindacati spagnoli sono solidali con i lavoratori e con le loro rivendicazioni in difesa di giuste richieste”. Secondo le due iberiche le proposte di modifica all’Art.18 “sono molto gravi non solo per l’Italia ma anche per l’Europa”. E anche dai sindacati di Francia e Gran Bretagna viene espresso appoggio allo sciopero generale del 16 aprile.
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