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Settore Moda, parti sociali, serve una Cig speciale per le imprese in difficoltà

redazione
Marzo11/ 2022

Una “Cig speciale”, sul modello della Cassa-Covid, per le imprese della moda in difficoltà a causa delle conseguenze della crisi Russia-Ucraina sulle filiere produttive del comparto. A chiederla SMI-Sistema Moda Italia che assieme a Assocalzaturifici e ai sindacati di categoria, ha redatto un documento inviato al Ministro del Lavoro, chiedendo un incontro urgente perché vengano assunti provvedimenti immediati.

Due, sottolineano, sono le situazioni di crisi sulle quali occorre intervenire con assoluta urgenza: quella relativa alle fasi produttive che richiedono un grande consumo di energia, sia elettrica sia di gas naturale, che con l’aumento esponenziale dei costi energetici sono di fatto costrette ad interrompere o a limitare fortemente le lavorazioni per non compromettere il loro equilibrio economico, già gravemente pregiudicato dagli incrementi di costo avvenuti nei mesi scorsi; e quella delle aziende che esportano una parte significativa dei propri prodotti finiti in Russia e nei Paesi limitrofi che, a seguito delle sanzioni dirette ed indirette (come quelle che colpiscono le transazioni finanziarie) sono costrette a bloccare le spedizioni già pronte e a cessare la lavorazione delle commesse già acquisite.

In entrambe i casi, le aziende maggiormente colpite sono le piccole e medie imprese: le grandi aziende sono di norma maggiormente diversificate, sia per la tipologia delle lavorazioni (non sempre energivore), sia per i mercati di sbocco dei propri prodotti, tra i quali la Russia rappresenta spesso una percentuale modesta del complesso delle esportazioni. Per molte pmi, spesso concentrate in alcuni specifici distretti territoriali, il mercato russo rappresenta una parte molto rilevante delle esportazioni complessive.

In tale situazione, considerato che la situazione sta comportando fermate forzate del lavoro, per mantenere intatte le possibilità di ripresa delle attività e della capacità produttiva chiedono di intervenire con provvedimenti in grado di fermare l’emorragia di costi, a partire dal costo del lavoro, salvaguardando l’occupazione e le professionalità. Al Governo viene quindi richiesto un ammortizzatore sociale straordinario (sul modello della Cassa-Covid), da mettere subito a disposizione con le seguenti caratteristiche: esclusione dei costi accessori (contributi addizionali); esclusione dai limiti temporali relativi alla Cig ordinaria e straordinaria.

E.G.

redazione