Il gigante petrolifero anglo olandese Shell ha annunciato l’abbandono delle controverse trivellazioni esplorative in Alaska, spiegando di aver rinvenuto quantitativi di idrocarburi insufficienti a giustificare un investimento estrattivo. Si tratta di un nuovo caso di abbandono di nuovi giacimenti, seguito al crollo dei prezzi dei mesi passati. Interviene appena due mesi dopo che il presidente Usa Barack Obama aveva approvato, tra mille polemiche e proteste degli ecologisti, il via libera alle trivellazioni esplorative in Alaska.
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