Nel corso dell’incontro tra Abi e sindacati di categoria, si è convenuto tra le controparti di costituire un tavolo principale e due cantieri di lavoro (gruppi di lavoro che approfondiranno i diversi aspetti della materia contrattuale specifica) che affronteranno i seguenti argomenti: richiesta economica, occupazione e perimetro contrattuale (considerato tavolo principale); area contrattuale; inquadramenti.
Questi gruppi si riuniranno il 27 e il 29 ottobre e dovranno terminare i lavori entro il 20 novembre p.v. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito nuovamente la centralità del Contratto nazionale, l’opposizione ad un contenimento tout court del costo del lavoro, la possibilità di un ulteriore decentramento della contrattazione aziendale, specificando però dettagliatamente le materie demandate.
L’Associazione bancaria italiana (Abi), per bocca del presidente del Comitato per gli affari sindacali e del lavoro (Casl) Alessandro Profumo, ha dichiarato che non prevede modifiche sostanziali sugli assetti contrattuali, ma intende ottenere una interruzione dei costi automatici (ad esempio scatti e Tfr) che comportano un aumento sostanziale del costo del lavoro.
Il segretario generale del sindacato di categoria Uilca, Massimo Masi, ha posto nel suo intervento alcuni problemi, tra i quali: la finanziaria presentata da Renzi, che per Masi “Contiene aspetti che si potranno riverberare sul rinnovo del contratto nazionale, come ad es. la riduzione Irap e il bonus Aderente a UNI Global Union. Oppure il nodo delle assunzioni, dei risparmi e il costo del lavoro, che per il segretario “Non dovranno essere incamerati dalle sole aziende di credito”.
Inoltre, il sindacato guidato da Masi si dice disponibile al rafforzamento della contrattazione aziendale “Purchè vengano ripristinati i Cia, fonte di certezze e garanzie dei diritti e dei doveri dei lavoratori, con la possibilità di recupero della produttività aziendale”.
E.G.