“Lo 0,8% di crescita del Pil nel 2015 lo darei per acquisito, poi vediamo. Ma diciamo che non e’ certo una crescita tumultuosa”. Cosi’ il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a proposito dei dati sul Pil diffusi ieri dall’Istat, inferiori rispetto alle previsioni del Governo (0,9) e della stessa Confindustria. Dice infatti Squinzi: “ Anche io onestamente, sulla base dei dati che erano usciti a un certo punto, pensavo che si potesse arrivare allo 0,9%, se non addirittura all’1%. Questo balletto delle statistiche che vediamo è una cosa che mi lascia un po’ perplesso”.
Secondo Squinzi, comunque, una crescita dello 0,8 non e’ sufficiente: “abbiamo perso otto punti di Pil dalla crisi, per riavvicinarci alla media europea ci vuole altro, ci vuole almeno l’1%. E poi, come dico da tempo, l’obiettivo deve essere una crescita di almeno 2%”.
Quanto all’ottimismo del presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, che oggi ha dichiarato di attendersi il primo Natale di ripresa dei consumi dopo 7 anni di crisi, Squinzi ha replicato: “Se lo dice Carluccio Sangalli – ha affermato Squinzi – io non posso smentire. Lui è un grande. Evidentemente lui ha dei segnali molto più diretti rispetto a noi, è sicuramente più vicino al mercato e se lo dice probabilmente ci sono delle ragioni valide”.