“Dall`atteggiamento assai sfuggente tenuto oggi da ACC al ministero delle Imprese e del made in Italy si evince che il progetto di costruzione della gigafactory a Termoli non è semplicemente rinviato di qualche mese, ma sospeso per lo meno fino alla fine dell`anno senza alcuna certezza per il futuro. E’ una situazione che non possiamo accettare e per cui abbiamo chiesto a Governo e Regione Molise di intraprendere un’azione comune finalizzata ad ottenere chiarezza da ACC e dalla stessa Stellantis”. Lo riferiscono Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr.
“ACC si è detta indisponibile difatti a portare avanti qualsiasi discussione fino a fine anno e di conseguenza ha interrotto il negoziato che pareva fino a poche settimane prossimo a un’intesa – dicono i sindacati – la sua giustificazione è duplice e verte da una parte sul rallentamento della domanda di veicoli elettrici; dall`altra sulla necessità di un aggiornamento tecnologico sulle batterie da produrre. Di fronte a ciò chiediamo innanzitutto al Governo di aiutarci a forzare la mano su ACC, affinché sveli le sue strategie, anche perché sono in ballo quasi quattrocento milioni di incentivi pubblici. Al contempo chiediamo a Stellantis di assumersi fino in fondo le sue responsabilità, di chiarire quali motori produrrà a Termoli e per quanti anni, giacché non ci possono bastare rassicurazioni di principio come quello oggi ricevute non corroborate da precise assegnazioni produttive. Inoltre chiediamo a Stellantis di assumersi le sue responsabilità anche verso ACC, di cui al contempo è sia il principale azionista sia il principale cliente. Il Mimit parla di rincontrarci a settembre, ma per noi Termoli è uno degli stabilimenti su cui fare chiarezza al tavolo generale automotive che ci aspettiamo venga assunto dalla presidenza del consiglio nelle prossime settimane”.
“A seguito dell’annuncio di Acc (jv Stellantis, Mercedes e Total) della riprogrammazione delle tempistiche del progetto Gigafactory, Stellantis ha ricordato la decisione di potenziare la produzione di componenti Ice (vetture termiche) nello stabilimento di Termoli grazie alla decisione di sviluppare una nuova Fiat 500 ibrida per l’avvio commerciale a fine 2025, inizio 2026 e di estendere la vita commerciale della Fiat Panda ibrida fino al 2029. Lo afferma un portavoce Stellantis dopo l’incontro oggi al Mimit insieme ai sindacati per discutere del futuro della gigafactory di Termoli. Stellantis ha ribadito l’importanza dello stabilimento di Termoli per la produzione di motori endotermici per i veicoli del Gruppo, portando avanti la strategia di riduzione della CO2 e garantendo la transizione.
Inoltre, il ministero delle Imprese e del made in Italy fa sapere di aver ricevuto “solo ieri sera da Acc la descrizione delle modifiche sulle nuove tecnologie che intende apportare al progetto di gigafactory a Termoli, già approvato nella programmazione del Pnrr, e si riserva di valutare, anche con la Commissione Europea, se esse siano compatibili con tempi e modalità del finanziamento stanziato”.
Il Mimit “ha condiviso le preoccupazioni dei sindacati, sollecitato l’azienda a definire tempi certi nella realizzazione del progetto e richiesto precise garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali sugli stabilimenti produttivi di Stellantis in Molise”. Riguardo questo ultimo aspetto, il ministero fa sapere che “il gruppo ha comunicato di voler aumentare la produzione di componenti Ics nello stabilimento di Termoli per la nuova 500 ibrida e per la Panda ibrida”.
Infine, Il ministero delle Imprese e del made in Italy convocherà nei prossimi giorni un tavolo Stellantis specifico per il Molise, a cui saranno invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda, della Regione, della filiera e dei sindacati. Lo si apprende da una nota.
E.G.