Il fondo One Equity Partners ha chiuso un accordo vincolante con Stellantis per un investimento di maggioranza in Comau, azienda globale di tecnologia, specializzata nell`automazione industriale e nella robotica avanzata di proprietà della casa automobilistica. Lo spin off di Comau, viene spiegato, “fa parte dell’accordo strategico stipulato durante la fusione tra le ex FCA e Groupe PSA nel gennaio 2021 da cui è nata Stellantis”. Le condizioni finanziarie dell`operazione privata non sono state divulgate.
L’executive chairman Alessandro Nasi e il ceo Pietro Gorlier manterranno le rispettive posizioni, così come il resto del management. La chiusura della transazione è prevista entro la fine del 2024 ed è soggetta alle approvazioni normative.
“Negli ultimi 50 anni, Comau è diventata leader nel campo delle soluzioni di automazione”, ha affermato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “Questa operazione ha lo scopo di aiutare Comau a raggiungere la propria autonomia e rafforzare ulteriormente il suo successo a vantaggio di tutti i suoi stakeholder, in particolare i suoi dipendenti e i suoi clienti. Offre inoltre a Stellantis la possibilità di concentrarsi sulle attività del suo core business in Europa”.
Comau, ha dichiarato Ante Kusurin, Partner di One Equity Partners, “è un`azienda leader nell`automazione industriale, con una tecnologia robotica all`avanguardia ed un enorme potenziale di crescita. Abbiamo una comprovata esperienza nell`esecuzione di complesse operazioni di carve-out aziendale e disponiamo delle risorse necessarie per aiutare Comau ad affermarsi ulteriormente come azienda di successo”, ha detto.
“Per oltre 50 anni, Comau si è costantemente dimostrata capace di trasformare il suo business, la sua tecnologia e il suo approccio all`innovazione,” ha dichiarato Pietro Gorlier, CEO di Comau. “Questa operazione è coerente con il piano strategico di Comau, che mira a espandere il suo business oltre il settore automobilistico e a orientarsi verso la crescita della domanda globale nel campo dell’automazione industriale. Consentirà inoltre di consolidare la forte posizione dell`Azienda come leader internazionale nel suo settore, mantenendo solide radici italiane”.
Le reazioni dei sindacati sono state immediate. La Fim-Cisl, nelle parole del segretario nazionale, Ferdinando Uliano, chiede al governo l’attivazione del Golden Power. “Nella giornata attuale – dichiara Uliano in una nota – abbiamo appreso questa notizia che prendiamo criticamente. Abbiamo sempre sostenuto che l’unico spin-off per noi accettabile era sul “modello Ferrari” dove si manteneva la maggioranza azionaria della società Stellantis, a garanzia del patrimonio industriale del nostro Paese. Come abbiamo già chiesto, insisteremo con il Governo Italiano per attivare la Golden Power al fine di ottenere tutte le garanzie industriale e occupazionale di queste importante azienda”.
Nota di allarme anche da parte di Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, che si allinea sulle posizioni di Uliano. “Le dichiarazioni rassicuranti sulle prospettive future di Comau e dei lavoratori si scontrano con un contesto in cui Stellantis continua a disimpegnarsi dal nostro Paese in una logica di massimizzazione dei profitti. D`altra parte è notizia di ieri il prolungamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di Mirafiori fino alla fine del 2024. Si auspica che il Governo agisca la Golden Power e non è più rinviabile la convocazione di un incontro alla presidenza del consiglio sull`automotive e Stellantis perché la situazione continua a precipitare in tutto il settore. E Stellantis è la vera responsabile di questo processo”.
“La decisione presa già due anni fa con la nascita di Stellantis non cambia la sostanza di una scelta sbagliata”, incalza Lodi. “Si tratta di una scelta sbagliata per due ragioni: Stellantis si priva di un pezzo ad alto contenuto tecnologico e innovativo che conta 3.800 lavoratrici e lavoratori; il 50,1% delle quote azionarie verrà ceduta a One Equity Partners, quindi la maggioranza passa ad un fondo di investimento e non a un soggetto industriale. Lo spin off sarà in due tempi nel senso che, in una prima fase Stellantis rimarrà dentro la compagine societaria di Comau, come azionista di minoranza”.
Piena contrarietà alla cessione di Comau a un private equity anche da parte di Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. “Ci preoccupa il rischio di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale, e chiediamo un intervento del governo. In ogni caso serviranno le necessarie autorizzazioni pubbliche, quali antitrust e golden power”.
“Secondo quanto dichiarato da Stellantis, le motivazioni della cessione risiedono da una parte nel fatto che l`automazione industriale non è considerata parte del core business del gruppo e dall`altra che Comau rendendosi autonoma potrebbe cercare occasioni di sviluppo al di fuori dall`automotive. Benché l’intenzione di cedere fosse già nota – sottolineano Palombella e Ficco – e non ci siano effetti immediati sui rapporti di lavoro per i circa 750 dipendenti italiani coinvolti, come sindacato esprimiamo la nostra contrarietà, poiché la cessione a fondi di investimenti è sempre fonte di forte preoccupazione. Comau ha un grande patrimonio industriale e professionale che deve essere salvaguardato nell`interesse non solo dei lavoratori ma del nostro paese, per cui chiediamo che la sua cessione costituisca oggetto di massima attenzione già al tavolo ministeriale convocato il 7 agosto”.