Il Consiglio dei ministri ha esercitato la golden power mediante prescrizioni sulla cessione di Comau da parte di Stellantis a One Equity Partners. Lo scorso luglio Stellantis ha annunciato un’accordo per la cessione al fondo d’investimento di una quota maggioranza della società specializzata nell`automazione industriale e nella robotica avanzata.
Come spiega una nota di Palazzo Chigi, il via libera del governo alla cessione di Comau da parte di Stellantis prevede alcune prescrizioni a garanzia, tra l’altro, di occupazione, investimenti e mantenimento in Italia dei siti produttivi e delle attività di ricerca e sviluppo.
Il Governo, si legge nel comunicato, “nella seduta di oggi del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero delle imprese e del Made in Italy, ha autorizzato, con prescrizioni, l`acquisizione, da parte di OEP Heron BidCo S.r.l., dell`intero capitale sociale di Comau S.p.a., attualmente detenuto da Stellantis N.V., la quale, a sua volta, acquisirà il 49,9% di OEP Heron BidCo S.r.l., mentre il restante 50,1% sarà detenuto da OEP Heron MidCo S.r.l. (già Lina S.r.l.), società indirettamente controllata dal fondo statunitense di private equity One Equity Partners”.
Le prescrizioni del Governo, prosegue Palazzo Chigi, “nel rispetto del principio di proporzionalità e adeguatezza, preso atto che le parti si sono impegnate a garantire che l`operazione avrà un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine, sono volte a tutelare l`asset strategico di Comau S.p.A. e, in particolare, ad assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento, in Italia, degli impianti di produzione delle società italiane del Gruppo e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Comau”.
“Inoltre – prosegue il governo – andrà garantito il know how tecnologico italiano, attraverso la tutela dei brevetti e degli altri titoli di proprietà intellettuale”.
L`attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del Ministero competente, quello delle imprese e del Made in Italy.