StMicroelectronics ritira 1.500 esuberi in Italia, accogliendo così le pressioni delle organizzazioni sindacali di categoria. Confermato, inoltre, il proseguimento degli investimenti sul sito di Agrate e Catania. L’annuncio arriva nel corso di un un tavolo di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza delle parti sociali, delle istituzioni locali e dei ministri del Mimit, Adolfo Urso, e dell’Economia, Gianfranco Giorgetti.
Per il Segretario Nazionale della Fim-Cis, Massimiliano Nobis, è importante “l’impegno del Mimit e del MeF di avviare un percorso tra le istituzioni, l’azienda e le parti sindacali che porti a trovare un accordo quadro a sostegno di un piano industriale fino al 2032, che non rappresenti una “ritirata strategica” della produzione di semiconduttori in Italia ma un rilancio e potenziamento. Un rafforzamento – aggiunge – che potrà avvenire con un coinvolgimento dell’Europa. Positivo in tal senso l’annuncio del ministro Urso dell’istituzione della “coalizione Europea dei semiconduttori”.
Soddisfazione anche dalla Fiom-Cgil, soprattutto per quanto riguarda l’obiettivo congiunto di un nuovo piano industriale “che sia di sviluppo e non preveda la perdita di posti di lavoro. Ci prenderemo tutto il tempo necessario – sottolinea la segretaria nazionale, Barbara Tibaldi – affinché il Governo e l’azienda garantiscano a STMicroelectronics il futuro per i prossimi anni”.