Giappone e Unione europea aprono oggi a Tokyo il 23esimo summit annuale consacrato ai negoziati in corso sul partenariato strategico e su un ambizioso accordo di libero scambio che, nelle intenzioni delle due parti, dovrebbe essere concluso entro la fine del 2015. La delegazione dell’Ue è guidata dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e dal capo della Commissione Jean-Claude Juncker. Il Giappone è rappresentato dal suo primo ministro Shinzo Abe.
Agli incontri di oggi prenderanno parte anche l’alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini e il commissario al Commercio, Cecilia Malmstroem.
Giappone e Unione europea hanno da tempo espresso l’intenzione di “accelerare il ritmo dei negoziati” sull’accordo di libero scambio, lanciati ormai due anni fa. Tale intesa, secondo le parti, favorirebbe la crescita e consentirebbe al blocco Giappone-Ue di rappresentare il 30% dell’economia mondiale e il 40% delle sue attività commerciali.
Gli europei si attendono dal Giappone un cambio di marcia sulle barriere non tariffarie che condizionano numerosi mercati giapponesi, in particolare quello alimentare. Per Tokyo, invece, uno degli aspetti essenziali è la revoca europea dei diritti di dogana sulle vetture giapponesi, una questione molto sensibile soprattutto in Germania, importante produttore ed esportatore di automobili.
Se concluso entro il 2015, l’accordo Giappone-Ue potrebbe essere siglato prima del Partenariato transatlantico, l’intesa di libero scambio negoziata attualmente, e con molte difficoltà, tra Tokyo e Washington.