Alexis Tsipras si avvia ad accettare “tutte le condizioni” dei creditori internazionali che erano sul tavolo dei negoziati lo scorso weekend “con solo pochi cambiamenti minori”. Cosi almeno si intende da una lettera di due pagine inviata la notte scorsa alla BCE, al FMI e alla commissione UE. Il leader di Syriza spiega infatti quali misure fiscali e di riforma è disposto a mettere in campo in cambio di un terzo piano di salvataggio da 30 miliardi a carico del fondo salva-Stati ( ESM) e di una rinegoziazione del debito già accumulato.
Nel documento, anticipato dal Financial Times, si legge che Atene “accetterà in toto la riforma dell’Iva tranne che su un punto: uno sconto speciale del 30% per le isole greche. Tsipras chiede anche che “slitti a ottobre” l’innalzamento dell’età di uscita a 67 anni entro il 2022, e una proroga anche per l’eliminazione del sussidio per i pensionati più poveri (Ekas), che promette di eliminare entro il 2019, ma “più gradualmente di quanto richiesto dai creditori”. La lettera dovrebbe servire a ottenere anche una proroga del secondo programma di assistenza, che è però scaduto nella notte.
Intanto l’Eurogruppo è slittato al pomeriggio. Al centro del negoziato c’e la controproposta del premier greco a Jean Claude Juncker, Mario Draghi, Christine Lagarde, Jeroen Dijsselbloem e Klaus Regling, direttore dell’ESM.