I Paesi membri dell’Unione europea hanno deciso di rafforzare “immediatamente” i controlli su tutti i viaggiatori alle frontiere di Schengen. Lo riferiscono fonti europee mentre è in corso, a Bruxelles, la riunione straordinaria dei ministri dell’Interno e della Giustizia Ue dopo gli attentati di Parigi.
I ministri degli Interni dei ventotto paesi hanno inoltre appoggiato la richiesta della Francia di una revisione fondamentale di Schengen, per consentire il controllo “sistematico” dei cittadini dell’Ue alle frontiere, hanno spiegato le fonti.
“Gli stati membri si impegnano ad attuare immediatamente i necessari sistematici e coordinati controlli alle frontiere esterne, compresi gli individui che godono del diritto di libertà di movimento”, si legge in una bozza di dichiarazione della riunione.
Gli attentati di Parigi, costati la vita a 129 persone, hanno portato a galla perplessità e problemi sulla sicurezza delle frontiere nell’area Schengen, dove i cittadini di ventidue Paesi dell’Ue – insieme a Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein – possono viaggiare senza passaporto. Schengen è finita nel mirino dopo che si è scoperto che alcuni dei terroristi di Parigi arrivavano dal Belgio, e che Abdelhamid Abaaoud – il “cervello” degli attentati – era probabilmente di ritorno dalla Siria dove aveva combattuto con l’Isis.