La politica industriale è ritornata al vertice dell’agenda politica europea. Senza un settore industriale competitivo è impossibile creare nuova occupazione, fare degli investimenti nell’innovazione e aumentare la produttività in Europa. E’ quanto ha dichiarato il Commissario Liikanen, responsabile dell’impresa e della società dell’informazione, intervenendo alla Conferenza svoltasi il 27 maggio a Bruxelles su iniziativa della Commissione europea. Una forte base industriale è fondamentale per il successo dell’economia europea, e diversamente dal passato la politica industriale non può essere limitarsi al solo livello nazionale. La competitività, ha continuato Liikanen, è il risultato di equo bilanciamento fra le tre dimensioni -economica, sociale e ambientale- dello sviluppo sostenibile. L’assenza di una politica industriale europea in un ambiente competitivo impedirà il raggiungimento degli obbiettivi sociali e ambientali che l’Europa si è data a Lisbona e a Goeteborg, la diminuizione del gap attuale nei settori della ricerca e dell’innovazione rispetto agli Stati Uniti e al Giappone. Infine, Liikanen ha ribadito che in Europa non è in atto un generalizzato processo di de-industrializzazione, al contrario sono in atto processi di ristrutturazioni dettati dai cambiamenti industriali e dalla globalizzazione.
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