“Il decreto sulla spending review pur cominciando ad affrontare la questione dei risparmi, non scioglie i veri nodi su cui occorre incidere per una strutturale razionalizzazione della spesa pubblica”. E’ quanto si legge in un comunicato della Uil diffuso al termine della direzionale nazionale riunitasi a Fiuggi.
“Il provvedimento, dunque, non segna la svolta che ci saremmo attesi da un Governo tecnico in merito alla riduzione dei costi della politica – prosegue – l’attuazione pratica di alcune decisioni, come quella della riduzione delle province, di fatto, viene rinviata e non è affrontato il capitolo dell’accorpamento delle società locali di pubblico servizio”.
“I lavoratori – aggiunge – del pubblico impiego finiscono, così, per pagare, da soli e subito, il conto di un’inefficienza ascrivibile ai limiti di un livello politico che, ancora una volta, ne esce sostanzialmente indenne”. “Il paese – aggiunge la Uil – non può più permettersi di sopportare questa condizione, soprattutto in un momento di progressivo peggioramento delle condizioni economiche ed occupazionali. Nei prossimi giorni, valuteremo le iniziative da mettere in campo per ottenere le necessarie modifiche al provvedimento”.



























